Il Monaldi è il primo ospedale in Italia ad avere introdotto la “macchina che misura il dolore” tra i propri sistemi di monitoraggio. Si tratta di un dispositivo che viene applicato ai pazienti sotto anestesia totale con lo scopo di misurare il dolore percepito da chi sta subendo l’intervento e prevenire così gli eventuali aumenti di pressione arteriosa o battito cardiaco. Il dottor Antonio Corcione, direttore della Uoc Anestesia e Terapia intensiva Post Operatoria del Monaldi spiega l’utilità del macchinario: “Prima dell’avvento di questa macchina la somministrazione degli antidolorifici era legata soltanto al peso corporeo del paziente e alla sua risposta cardiaca, adesso si può essere decisamente più precisi ed evitare così sovradosaggi”.
