Alzata la prima borda a Nola: prendono vita i Giganti di legno della Festa dei Gigli

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News7 Giugno 20193 min

Con “l’alzata della borda” del Giglio del Fabbro, svoltasi nella giornata del 6 giugno a piazza Collegio, ha avuto inizio la fase di costruzione dei Gigli a Nola

Che cos’è la borda? La borda rappresenta un asse intorno al quale viene realizzato l’intero obelisco. Con un sistema di corde e di funi viene sollevata per essere momentaneamente appoggiata ad un edificio. Misura circa 25 metri e, una volta “messa in piedi”, viene fissata in maniera perfettamente perpendicolare alla base del Giglio. Per assicurarsi la giusta angolazione, le maestranze utilizzano un filo” tirato a  piombo”. 

Superata questa fase, si passerà, nei prossimi giorni, alla costruzione vera e propria, che rappresenta un assemblaggio dei vari pezzi, già preparati nelle varie botteghe nel corso dell’anno, proprio intorno alla borda. 

Secondo la tradizione, questa pertica (formata a sua volta da più pezzi uniti tra loro) fu introdotta nell’ambito della costruzione dei Gigli tra fine Ottocento ed inizio Novecento, dopo una lunga esperienza maturata dalle maestranze. L’intuizione fu del maestro d’ascia Filippo CantalupoLa realizzazione dell’attuale macchina da festa, infatti, non deriva da un progetto studiato a “tavolino”, ma da una serie di tentativi e trasformazioni intervenuti nel corso del tempo. 

Il primo seme della Festa sono stati i gigli, intesi come fiori, portati in omaggio a San Paolino di ritorno dalla sua prigionia. Siamo a metà del V secolo dopo Cristo, come ci racconta Gregorio Magno. Nel corso del rinascimento l’umanista Ambrogio Leone, nel suo “De Nola”, parla di torce portate a spalla su un cataletto, il Cereo. Mentre a metà Settecento il Remondini ci riferisce di macchine a forme di globi e piramidi, e a metà 800 il Gregorovius ci parla di strutture alte cinque piani. Verso la fine dell’Ottocento gli obelischi iniziarono a prendere la forma giunta fino a noi, sebbene fossero a “quattro facce”. La borda è stato un elemento rivoluzionario perché ha garantito la giusta staticità abbinata ad una grande flessibilità, restituendoci una macchina da festa ad una “faccia prevalente”, quella che viene utilizzata ancora oggi.

Ecco il calendario delle prossime “alzate delle borde”

  • 10 giugno Calzolaio piazza Marco Clodio Marcello ore 19.30
  • 12 giugno Bettoliere piazza Collegio ore 19.30
  • 14 giugno Salumiere piazza Clemenziano 19.30
  • 14 giugno Panettiere piazza Giordano Bruno ore 19.30
  • 16 giugno Ortolano corso Tommaso Vitale, nei pressi della Villa comunale 19.30
  • 16 giugno Beccaio piazza Collegio 19.30
  • 17 giugno Sarto pazza Giordano Bruno 19.30
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