Il Medio Oriente si infiamma ancor di più. Israele allarga il fronte e, dopo le bombe a Gaza, decide di attaccare anche l’Iran. Nella notte del 13 giugno, Israele ha avviato un massiccio attacco: più di 200 caccia dell’Aviazione israeliana diversi agenti del Mossad, ovvero il servizio di intelligence israeliano, hanno colpito un centinaio di obiettivi in tutto il Paese, tra cui diversi siti nucleari.
Sono stati uccisi 60 civili, almeno 6 scienziati coinvolti nel programma nucleare italiano e 3 importanti militari, tra cui il capo della Guardie Rivoluzionarie. Per Israele, ci sarebbero prove del fatto che il programma nucleare iraniano era sul punto di concludere la produzione di armi atomiche.
Dell’attacco è stato informato il presidente Trump, anche se ufficialmente gli USA non hanno partecipato agli attacchi considerando un accordo ancora possibile. Per Netanyahu, l’operazione è stata avviata perchè “l’Iran mina l’esistenza di Israele“.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Centinaia di droni sono stati lanciati dall’Iran su Israele, che ora è in stato di emergenza ed ha chiuso aeroporti e spazi aerei. La Guida Suprema Ali Khamenei ha dichiarato che “Israele sarà colpito da una severa punizione, gli aspetta un destino amaro e doloroso”.