“So fare una sola cosa, ovvero tagliare i capelli, e allora ho pensato che era giusto questa volta farlo per una buona causa“. Emozionato, fiero, soddisfatto: Luigi Cordato si apre e racconta quello che ha pensato appena ha scoperto, assieme alla moglie Raffaella, la grave situazione sanitaria in cui versava una donna della loro città, Portici. Nunzia, una mamma di 4 figli che, malata di tumore, deve sottoporsi ad una delicatissima operazione da migliaia di euro. Una situazione difficile che ha portato la famiglia ad aprire una petizione sulla nota piattaforma Gofoundme e a cercare tutto l’aiuto possibile. “Mia moglie mi ha parlato di questa storia e subito si è interessata con forza, non riusciva a pensare ad altro, voleva rendersi utile ed io con lei – racconta ancora Luigi Cordato, titolare del salone da barbiere “Spettinati” – Dopo un po’ ci è venuta questa idea molto semplice: per una domenica apriamo il salone e tagliamo i capelli ma tutto il ricavato lo doniamo a questa famiglia“.
E’ così cominciata una macchina della solidarietà che neanche Luigi Cordato e Raffaella Imperato immaginavano: non solo tantissimi cittadini sono arrivati nel salone da barbiere della città in provincia di Napoli per tagliarsi i capelli e contribuire, ma tanti altri si sono avvicinati solo per lasciare un’offerta, il loro contributo, seppur minimo, ad una causa che ha unito le decine di migliaia di abitanti di Portici in poche ore. “Sono ancora emozionata a raccontarlo, ho visto scene bellissime – racconta Raffaella Imperato – Ho visto addirittura una bambina venire nel salone, rompere il suo salvadanaio e donarlo al figlio di Nunzia; ma ho visto anche un signore anziano venire, fare la sua offerta in lacrime e ringraziarci, lui a noi. Il tutto davanti al figlio di Nunzia, Alessio, che ho voluto che restasse con noi per tutta la giornata, doveva vedere che le persone gli sono vicine, che Portici è vicino a lui ed a Nunzia“.
Una passione travolgente che ha coinvolto inconsapevolmente interi condomini, altre attività e tantissimi altri cittadini che in un modo o nell’altro si stanno avvicinando a questa famiglia. “Ci siamo arricchiti tantissimo in questa giornata, intendo dal punto di vista umano – racconta ancora Raffaella – Vedere tutta questa solidarietà, in un momento così difficile in cui siamo tutti a terra, è stato bellissimo. Sono fiera di essere porticese e sono orgogliosa di quello che hanno fatto i miei concittadini, anche il sindaco si è avvicinato silenziosamente e ha lodato l’iniziativa. Voglio che la famiglia di Nunzia sappia che la città è con loro, fino alla fine. Chiunque può aiutare lo faccia, abbiamo tanto bisogno di sentirci di nuovo umani, di nuovo utili e uniti. La mia città ha risposto presente in una maniera immensa, non ho parole. Tutti possono aver bisogno di aiuto e magari non riuscire a dirlo, ma io voglio che passi il messaggio che uniti tutti possiamo aiutarci e che non ci deve essere vergogna nel chiedere aiuto“.
La forza di una famiglia in difficoltà, il sostegno di un’intera comunità che si è riscoperta unita, il fragore dei sentimenti contro il silenzio dell’indifferenza, la speranza in qualcosa di bello. Ora più che mai abbiamo bisogno di una bella storia, una di quelle che scalda il cuore, una di quelle che si spera finiscano con un lieto fine. Complimenti Portici, forza Nunzia!