A Nola la pioggia fa più danni della neve. Non è una novità, così come non è una novità che molte vie siano poco sicure e non curate dall’amministrazione, che espone a seri pericoli la comunità nolana. Proprio una di esse, via Antica Muraglia (la strada al di sotto del cavalcavia per andare alla “Polveriera”), è stata stamattina teatro di una tragedia sfiorata.
Stamattina Nola è stata invasa da una tormenta di pioggia e si sono riscontrati gravi disagi. Vigili del fuoco e vigili urbani hanno provveduto come potevano a preservare la sicurezza dei cittadini, ma il gesto eroico è stato fatto da due uomini della Polizia di Stato. Eugenio Vetrano e Pietro Catalano, assistenti capo della Polizia di Nola, hanno salvato dall’annegamento due cittadini. L’auto si era impantanata sotto due metri e mezzo di acqua in una conca che si era venuta a formare sotto il cavalcavia di via Antica Muraglia. I due militari erano scesi per strada con la Jeep del comando di Nola perchè avevano già intuito che ci sarebbero potuti essere eventuali pericoli. Arrivati al cavalcavia hanno lasciato che i vigili urbani chiudessero l’area e, ancora in divisa, si sono tuffati in acqua. L’automobile era quasi del tutto sommersa e i poliziotti hanno trascinato i due occupanti, un uomo ed una donna già svenuta, fuori dall’auto e li hanno portati a nuoto in salvo. I due poliziotti si sono tuffati in acqua per ben due volte visto che non avevano avuto risposte dagli occupanti riguardo la presenza di eventuali bambini. Nessun ferimento grave ma i due cittadini sono stati trasportati per sicurezza in ospedale, mentre i vigili del fuoco hanno aspettato l’arrivo del mezzo anfibio ed hanno provveduto a liberare l’area. Gli assistenti capo Catalano e Vetrano sono stati accompagnati in ospedale per curare le contusioni provocate dai detriti e dalla massa d’acqua.
Nola non è perfetta, ma è surreale pensare che un cavalcavia si possa trasformare in un inferno d’acqua. La bufera è durata solo poche ore ma ha creato moltissimi problemi e non i soliti impantanamenti, bensì incidenti ben più gravi. Fortunatamente stamattina possiamo parlare di un salvataggio e non di una tragedia. Oggi è una giornata da ricordare, dalla quale magari anche poter ripartire per miglirorare la viabilità e prevenire episodi del genere. Così come ora risplende il sole dopo la tempesta, anche noi possiamo tirare un sospiro di sollievo dopo attimi di paura. Due cittadini possono riabbracciare i loro cari grazie all’intervento di due protettori della comunità.
di Nello Cassese