La sindrome di Medea è una della cause più note di figlicidio. Il nome deriva dalla mitologia greca: Medea uccise i suoi figli come atto di vendetta nei confronti del marito che l’aveva lasciata. I dati relativi ai figlicidi indicano che questo fenomeno interessa circa 5 bambini su 100mila. In particolare, in Italia, negli ultimi 20 anni sono stati segnalati ben 535 casi di figlicidi, con 340 minori uccisi dal 2000 al 2013. Nello specifico, il 2014 è stato l’anno più tragico con 39 casi accertati. Nell’ultimo periodo, i dati a disposizione indicano che dal 2020 al 2023 i casi sono stati 31. Nella mente dell’opinione pubblica il caso più eclatante è sicuramente quello di Cogne: Annamaria Franzoni, secondo la magistratura, uccise il figlio di tre anni, Samuele Lorenzi, in Val d’Aosta. Ancora, grande risonanza ha avuto il caso di Lorenzo Stival: il piccolo di 8 anni fu ucciso con delle fascetta dalla mamma, Veronica Panarello, nella loro casa di Santa Croce Camerina nel 2014. Infine, di recente, il caso più drammatico è stato quella di Alessi Pifferi. La donna è accusata di aver lasciato morire di stenti la figlioletta di 18 mesi per incontrare il compagno.
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