Le chat tra docenti e alunni sono legali? Ecco cosa è previsto

Carolina Cassese Carolina Cassese12 Giugno 20222 min

Ormai sono sempre più diffuse le chat di classe con docenti e alunni. Gli istituti scolastici, grazie all’autonomia loro attribuita dal D.P.R. n. 275/1999, stabiliscono le regole per le chat tra insegnanti e alunni. Il regolamento interno dell’istituto prevede forme e modalità precise di comunicazione tra studenti e professori, al fine di tutelare la privacy degli studenti ma anche la correttezza professionale di docenti. I docenti potrebbero subire sanzioni disciplinari o un licenziamento in caso di uso illegittimo della chat, ipotesi che potrebbe verificarsi quando le conversazioni con gli studenti toccano argomenti diversi da quelli scolastici. Gli studenti, per imprudenza o goliardia, possono rischiare un’incriminazione penale visto che, da 14 anni in su, si è personalmente responsabili per i reati commessi (si pensi alla diffamazione, lesione della privacy, sostituzione di persona, ecc.).

Le comunicazioni, anche digitali, tra studenti e insegnanti sono ammesse solo per finalità didattiche e orientative e non possono riguardare temi personali o privati dovendo limitarsi solo ai temi scolastici. In caso di inosservanza, invece, sono previste sanzioni. I dirigenti possono vietare l’uso delle chat per le comunicazioni prediligendo forme di contatto istituzionali. Occorre quindi conoscere le policy. Sono altresì vietate le intrusioni nella sfera privata degli alunni e la divulgazione a terzi di filmati o registrazioni, anche se sono dimostrazione di un comportamento illecito.

Il regolamento d’istituto può vietare agli alunni e/o ai professori di detenere cellulari accesi in classe, oltre a vietare ai docenti di registrare le lezioni senza l’autorizzazione espressa degli studenti e del dirigente scolastico. La Corte di Cassazione, infatti, ha ritenuto illegittima la condotta di un insegnante che registrava le lezioni di nascosto dai suoi studenti. Se gli studenti segnalano chat equivoche o comunque non corrette, infine, il dirigente scolastico è obbligato, ai sensi del D. Lgs. 75/2017, ad aprire un provvedimento disciplinare.

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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