In Italia si potranno curare gli animali domestici con i farmaci per gli umani

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News17 Aprile 20213 min

E’ una firma storica quella apposta dal ministro Roberto Speranza sul recente decreto in riferimento agli animali domestici. “Il 40 per cento delle famiglie italiane possiede animali domestici. Con il decreto che ho appena firmato sarà possibile curare questi animali con un risparmio fino al 90 per cento per alcune patologie. Questa misura fa parte dell’approccio One Health che tiene insieme il nostro benessere, quello degli animali e quello dell’ambiente“. Con questo annuncio il ministro della Salute finalmente permette l’utilizzo di molti farmaci “umani” per l’uso animale. Una richiesta avanzata anni fa da molte associazioni animaliste, una su tutte LAV che ha così commentato: “Milioni di persone da oggi spenderanno il giusto per acquistare i farmaci necessari alla cura del cane o gatto di famiglia o di strada, risparmiando così decine o centinaia di euro l’anno. È stato infatti firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Decreto che riconosce la possibilità di prescrizione di un medicinale per uso umano che contiene lo stesso principio attivo del farmaco veterinario, sulla base della migliore convenienza economica dell’acquirente, un atto tanto atteso e particolarmente importante in questo periodo nel quale anche a causa degli effetti della pandemia il potere di acquisto di molti italiani si è ridotto“.

Si tratta di una conquista a favore di milioni di animali, circa 15 milioni considerando solo i cani e i gatti, e delle loro famiglie che grazie alla volontà del Ministro Speranza potranno finalmente risparmiare sui costi, talvolta spropositati, del farmaco veterinario, e di estensione del diritto alla cura per tutti i cani e i gatti, anche quelli che una famiglia non la hanno – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali familiari – Un secondo passo avanti, dopo quello del piccolo aumento della quota detraibile di spese veterinarie, ottenuto grazie alla campagna #curiamolitutti lanciata nel novembre del 2018, e alle nostre azioni che hanno portato all’approvazione, nel dicembre scorso, di un emendamento della on. Prestipino alla Legge di Bilancio, dopo le bocciature degli anni precedenti, e ora al varo del Decreto attuativo”.

Con la possibilità, seppure a prezzo intero, di somministrare un farmaco umano che abbia lo stesso principio attivo di quello veterinario, se il cane o il gatto avranno la gastrite si potranno risparmiare 20 euro per ogni confezione, mentre per una patologia cronica come la cardiopatia si potranno risparmiare 334 euro all’anno (per un cane di 20 kg) e ben 524 euro se ha bisogno anche del diuretico. E se il suo problema è la dermatite atopica, si potranno risparmiare ben 432,44 euro per un ciclo di terapia. Si potrà risparmiare anche nel caso in cui il cane soffra di epilessia idiopatica, considerato come la terapia con un farmaco umano che contiene lo stesso principio attivo di quello veterinario possa costare in media 135 euro in meno all’anno. E se il gatto di 5 kg soffre di ipertiroidismo, il risparmio annuo sarà di 138 euro. I positivi effetti di questo Decreto non solo non graveranno sulla finanza pubblica, ma permetteranno un risparmio alla collettività prevenendo l’abbandono, facendo risparmiare fondi ai Comuni sulle cure veterinarie e favorendo e adozioni. Un’Amministrazione locale per i propri quattrozampe in canile su una spesa annua di farmaci oggi di 15mila euro ne risparmieranno fino a 11.250.

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