“Deep Blue”: il nuovo intrigante romanzo della napoletana Sabrina Pennacchio

Vittorio Paolino Pasciari Vittorio Paolino Pasciari14 Novembre 20218 min

Di questa scrittrice napoletana abbiamo a suo tempo segnalato ben 3 romanzi quali rivelazioni contemporanee da scoprire (recensione qui). Il genere di letteratura in cui l’autrice mostra il meglio del suo indiscusso talento resta l’urban-fantasy ed il suo nuovo libro che vi proponiamo è una storia che ruota intorno ad un soggetto che ha molto da offrire al genere letterario qui accennato.

CENNI BIOGRAFICI Sabrina Pennacchio (Napoli, 10 febbraio 1991) lavora nel mondo della beauty care e dedica il suo tempo libero alla scrittura e alla gestione di un blog letterario. Nel 2018 con il romanzo d’esordio At World’s End: Wanted Pirates pubblicato per Writers Editor vince il Premio della Critica Emozioni 2018 al Concorso Letterario Premio Eterna. Del 2019 è Dark and Light – Amore Impossibile, primo capitolo di una saga di tre romanzi, che trova il grande successo su Internet a partire dal 2005. Nel 2020, in agosto, esce il romanzo The Devil and The Lady, mentre il 6 aprile 2021 esce Dark and Light – Legami di sangue, secondo capitolo della saga che riscuote lo stesso un grande successo sul web.

TRAMA Il Triangolo delle Bermude è un luogo pieno di misteri. La giovane Sasha ha un ricordo doloroso legato ad esso: quando era ancora una bambina, la nave da crociera su cui viaggiava con i suoi genitori è affondata e lei è stata l’unica a sopravvivere al disastro. Qualcuno l’ha salvata, ma qualcuno che lei ricorda non avere nulla di umano. Passano quindici anni, la ragazza decide di tornare insieme alla sua migliore amica Eloise nel luogo dove la sua vita è cambiata per scoprire se i suoi ricordi sono reali o se ha immaginato tutto. In questa sua difficile ricerca della verità conosce Richard Lennox, un misterioso e affascinante uomo d’affari. Questi sembra l’unico a credere alla storia surreale della ragazza, a differenza di coloro che la giudicano pazza.

“La vita riservava sorprese sgradevoli, dolori, perdite, ma altrettante gioie. Una cosa è certa: dopo la tempesta arriva sempre il sereno e chiunque merita di rinascere dalle ceneri, tra le braccia di qualcuno pronto ad amarlo”.

ANALISI Con una scrittura scorrevole si concentrano in perfetto equilibrio ed in poche pagine, senza sminuirli, intrigo ed emozioni. La riscoperta di sé stessi, la ricerca di riscatto e soprattutto dell’armonia perduta fra uomo e Natura sono vissute attraverso un’attesa che conduce a colpi di scena sorprendenti. Mistero e romanticismo rasentano il thriller con qualche puntina di horror e non mancano brevi momenti di leggerezza a controbilanciare la tensione. Il lettore è guidato in un contesto dove reale e fantastico vanno a braccetto finché il commovente finale fa sussultare il cuore di quegli animi in estinzione che ancora credono nel vero amore, quello che non conosce confini, che non bada alle distanze e che va oltre ciò che si vede solo con gli occhi.

MISTERI NEGLI ABISSI La più antica testimonianza su Atlantide, isola leggendaria sprofondata nell’oceano che da essa avrebbe ereditato il nome, è il filosofo ateniese Platone (428/427 – 348/347 a.C.) rispettivamente nei dialoghi Timeo (17a-27b) e Crizia. Al di fuori di questo non esistono prove concrete sull’esistenza di questo mitico continente, tuttavia esso non ha smesso di alimentare le più svariate ipotesi in campo scientifico fino all’epoca moderna ed in quella odierna ma soprattutto non smette di influenzare nella cultura di massa la narrativa (es. Jules Verne, 20000 leghe sotto i mari) il cinema, la televisione, la musica, l’animazione (es. Nadia – Il mistero della pietra azzurra) ed i videogiochi.

Il personaggio dell’Ichtyo-Sapiens ha avuto nuova linfa nel 2017 grazie ad una suggestiva trasposizione, premiata con l’Oscar miglior film, del maestro del fantasy-gotico Guillermo del Toro (La forma dell’acqua). Da segnalare come precedente è però un classico della fantascienza anni ’50 diretto da Jack Arnold (Il mostro della laguna nera, 1954) che a sua volta si sarebbe ispirato ad alcune leggende sull’esistenza di esseri umanoidi con fattezze di pesci nelle zone dell’Amazzonia.

Andando più indietro, fra le pagine dell’antichità, un essere antropomorfo con attitudini acquatiche, munito di branchie ma capace anche di respirare all’aria con i polmoni, piedi e mani palmate e pinna dorsale – ovvero la forma più nota agli amanti della celluloide – mostra caratteri visibilmente riconducibili ad una più antica creatura, Oannes, citata in un’opera intitolata Storia di Babilonia dell’astronomo, astrologo e storico greco-babilonese Berosso (350-270 a.C.).

Con il nome di Triangolo delle Bermude si vuole indicare una zona di mare (circa 1 milione e cento km2) dell’Oceano Atlantico settentrionale, precisamente dell’America Centrale, ottenuta unendo tre punti rispettivamente a Nord (l’isola principale dell’arcipelago delle Bermude), a Sud (la punta orientale dell’isola di Puerto Rico) e a Ovest (la punta meridionale della penisola della Florida). La triste fama di Triangolo maledetto o Triangolo del diavolo ha iniziato a diffondersi a partire dagli anni ’50 quando la cultura di massa ha alimentato la convinzione che dal XIX secolo in poi si fossero verificati in questa zona numerosi e misteriosi episodi di sparizioni di navi ed aeroplani.

La maggiore popolarità del Triangolo fra i media la si deve soprattutto allo scrittore Charles Berlitz (1914-2003) ed al suo best seller The Bermuda Triangle (Bermuda, il triangolo maledetto) del 1974, secondo il quale nella zona incriminata si verificherebbero misteriosi fenomeni accostati al paranormale e agli UFO. Nonostante le più recenti teorie scientifiche smentiscano ogni possibile causa sovrannaturale delle sparizioni il mito maledetto del Triangolo ha alimentato e continua tutt’ora ad alimentare la cultura di massa nutrita di pagine e pellicole fra fantascienza e fantasy.

NAPOLI DA LEGGERE Quello del fantasy è un mondo che, fra letteratura e cinema, oggi gode ancora di una grande e meritata popolarità. Che piaccia o no, stiamo parlando di un genere di storie che non è giusto confinare, per non dire declassare, in una determinata branca della nostra vita, ovvero l’infanzia e l’adolescenza. Solo perché si cresce non è detto che – mai come adesso – rivivere l’entusiasmo e le emozioni ineguagliabili regalate dalla fantasia e dall’immaginazione non possa aiutare a riscoprire un cuore che altrimenti è perduto per sempre in una degradante realtà in rovina perché avvelenata dall’ignoranza, dalla paura e dal demone-danaro. Un occhio che sa andare oltre la superficie può sempre notare come il contesto fantastico possa diventare la lente che rende più suggestivo e quindi più convincente un percorso di crescita che insegna i veri valori (amore e armonia) per la vita che, ora più che mai, devono essere recuperati prima che sia troppo tardi.

E chi ancora crede che le opere di fantasia non insegnino niente si ricordi che il libro più tradotto al mondo, dopo i testi religiosi, appartiene proprio al suddetto genere letterario e racchiude un insegnamento che non dovrebbe mai mancare fra i banchi di scuola e vita natural durante:

Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” (Antoine de Saint- Exupéry)

Traendo spunto da leggende che non smettono di impressionare animi in cerca di intrigo e di emozioni, anche in questo suo primo romanzo breve la scrittrice Sabrina Pennacchio si riconferma una rivelazione da scoprire come sempre è da riscoprire la meravigliosa città di Napoli da cui ella proviene, una città che fra i suoi innumerevoli tesori annovera anche quelli intorno e in fondo al mare.

In attesa di scoprire il finale della trilogia Dark and Light e nella speranza che ci saranno altre meravigliose storie partorite dalla sua penna, lasciatevi trasportare dal fascino delle profondità marine nell’ultima opera di una scrittrice capace come poche di intrigare, emozionare e sorprendere. Il libro è uscito l’8 ottobre 2021 per l’editore Officina Milena ed è reperibile sul web (Amazon e Ibs).

PICCOLA GRANDE RIVELAZIONE DA LEGGERE.

Vittorio Paolino Pasciari

Vittorio Paolino Pasciari

Classe '86, nolano DOC. Laureato in Lettere Classiche, appassionato di cinema, letteratura e teatro.

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