Familiari, professionisti e imprenditori: al Pascale 6 sono finiti in manette per l’appalto sulle forniture antitumorali

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News12 Marzo 20171 min

Dopo lo scandalo dei furbetti del cartellino al Loreto Mare un altro ospedale napoletano finisce sotto i riflettori. Stesso settore, diverso reato, questa volta si tratta di corruzione. Manager e imprenditori per forniture antitumorali al Pascale sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pool dell’aggiunto D’Avino e dal pm Carrano e Woodcock su un appalto che va dal 2014 al 2015. In manette Francesco Izzo, primario del reparto di oncologia interna, e sua moglie alla quale erano riconducibili alcune società coinvolte negli appalti e ai quali sono stati sequestrati beni per circa due milioni di euro riconducibili ad alcune commesse aggiudicate a partire dal 2012. Arrestati anche il commercialista Sergio Mariani, i due imprenditori Marco Mauti e Marco Argenziano e l’ex direttore amministrativo del Pascale, oggi direttore dell’Asl Napoli 1 Centro, Elia Abbondante, che all’epoca dei fatti era addetto al controllo delle procedure di acquisto e dei bandi di gara. Per tutti le accuse sono di corruzione e turbativa d’asta.

di Vincenzo Persico

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