Come prevedibile, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è stato eletto alla guida dell’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiana. Il politico e accademico nativo di Nola succede così all’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Ringrazio tutti voi dell’onore che mi avete dato, nel rappresentare la più grande comunità istituzionale del Paese. Siete la più grande assemblea democratica della nostra Nazione – ha dichiarato Manfredi – Noi sindaci siamo il fronte più esposto alle sfide della realtà, il primo riferimento per chi vive il malessere sociale e civile, per chi chiede risposte a istanze spesso ignorate. Oggi ci troviamo di fronte a grandi sfide, a priorità che non possiamo più rimandare. Emergenze che richiedono regole chiare, mezzi adeguati e azioni concrete. E per la cui risoluzione abbiamo bisogno di alleanze. Di sinergie. E voglio partire dall’emergenza ambientale e climatica, dal dissesto idrogeologico e dalla manutenzione del territorio, dalla siccità e dalle inondazioni’’.
‘’Chiediamo al Governo – ha detto Manfredi – di scrivere insieme e di portare avanti obiettivi chiari per mitigare il rischio dei nostri territori, con compiti chiari per ciascun livello di governo, con controlli e conseguenti responsabilità. Risorse certe e pluriennali, progetti da realizzare in tempi certi. Sono sorpreso e preoccupato per alcune scelte drastiche di riduzione di risorse con azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali. Come Anci proporremo al Governo un’agenda dei Comuni che affronti temi urgenti ed importanti, tra cui diritto alla casa, che deve tornare accessibile a tutti ed in particolare alle coppie giovani e ai lavoratori; servizi sanitari di prossimità, integrati con i servizi sociali ed educativi, necessari soprattutto nelle aree con più anziani e soggetti fragili. Ma anche temi come la sostenibilità dei servizi nelle aree interne, dove lo spopolamento e il calo demografico viene accelerato dalla riduzione dei servizi primari, la sfida dei trasporti, che va colta dando maggiore centralità al ruolo dei comuni nelle politiche della mobilità. E poi un nuovo modello di gestione della sicurezza e politiche concrete di sostenibilità ambientale, che attuino una efficace manutenzione del territorio e di mitigazione dei rischi indotti dai cambiamenti climatici. Oggi i sindaci sono responsabili della protezione civile ma non hanno strumenti operativi e finanziari per mitigare i rischi“.