Dopo due anni di permanenza in Eccellenza, il Nola 1925 torna in Serie D, la massima Serie dilettantistica. Una notizia che era nell’aria e che è stata confermata in una conferenza stampa nella sede aziendale del patron Giuseppe Langella. Dopo due playoff consecutivi, i bianconeri tornano in Serie D.
“Oggi è un giorno particolare per me – ha dichiarato il presidente Giuseppe Langella – anche io avrei voluto vincere sul campo ma non è stato possibile. Ci abbiamo provato, abbiamo fatto una buona stagione e abbiamo portato avanti una competizione in maniera pulita con almeno 5 corazzate, sfiorando anche la Coppa. Abbiamo ricevuto critiche costantemente, io le accetto sempre, purchè siano costruttive“.
“Da poche ore però – annuncia Langella – posso dire che il Nola è ufficialmente in Serie D. Abbiamo colto l’occasione di fare il salto di categoria grazie alla trattativa fatta con la famiglia Di Costanzo che aveva fatto calcio in questa categoria. Li ringrazio di cuore e ringrazio anche il direttore Ciro Raimondo. E’ stata una trattativa sofferta ma alla fine è arrivata la fumata bianca“.
“E’ il regalo per il Centenario, i cui festeggiamenti non sono ancora terminati e per i quali ci saranno delle sorprese – sottolinea il proprietario del Nola – ho fatto un altro investimento per la città e la società, avevo promesso di arrivare nel professionismo e il mio obiettivo non cambia. Sarà sicuramente un anno di transizione ma faremo una squadra competitiva e punteremo a mantenere quanto acquistato per puntare poi con tutte le nostre forze, successivamente, alla Lega Pro“.
“Occorre adesso – conclude Langella – che siamo tutti uniti e che le istituzioni facciano la loro parte. Serve che la tifoseria ci sostenga ma serve anche che l’amministrazione dia al Nola e ai nolani uno stadio degno del nome. Ho avuto modo di conoscere il nuovo sindaco Andrea Ruggiero, ha una maggioranza schiacciante in Consiglio, è una persona perbene e credo che ci siano le basi per ottenere un risultato importante per il calcio nolano. Sono fiducioso“.
