Infortunio sul lavoro: normativa e risarcimento

Carolina Cassese Carolina Cassese28 Marzo 202010 min

Spesso dai giornali apprendiamo di casi di infortuni sul lavoro. Facciamo quindi il punto della situazione. L’infortunio sul lavoro è un evento traumatico che determina la morte del lavoratore oppure la menomazione totale o parziale della sua capacità lavorativa. Gli elementi che generano l’infortunio sul lavoro sono:

  • la lesione
  • la causa violenta
  • l’occasione di lavoro

Il concetto di “occasione di lavoro” richiede la sussistenza di un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi dei rischi da cui può discendere l’infortunio. A seguito dell’approvazione dell’art. 32, comma 6 del D.lgs. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98 “il datore di lavoro è tenuto, ai sensi dell’art. 53 del Testo Unico, a denunciare all’Istituto assicuratore gli infortuni e le malattie professionali e a trasmettere telematicamente – mediante il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) i dati attinenti le denunce di infortuni sul lavoro mortali e di quelli con prognosi superiore a trenta giorni“. L’indagine di cui è titolare la Direzione Territoriale del Lavoro, viene avviata solo ad iniziativa del lavoratore infortunato, di un superstite o dell’INAIL. Le modalità di comunicazione previste dalle summenzionate disposizioni si applicano a partire dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto di cui all’art. 8, comma 4 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Tutti i datori di lavoro sono obbligati ad assicurare i propri lavoratori dipendenti e parasubordinati, mentre i lavoratori autonomi e gli artigiani sono obbligati anche ad assicurare sè stessi. L’infortunio per lavoro è comprensivo del cosiddetto infortunio in itinere, ossia l’evento traumatico che si verifica nel tragitto tra l’abitazione del lavoratore e il luogo di lavoro (e viceversa). L’INAIL copre tutte le spese mediche, gli esami diagnostici e le terapie riabilitative sostenute dal lavoratore durante l’infortunio, purchè siano state prescritte o autorizzate dall’Ente stesso. L’infortunio sul lavoro viene retribuito sia dal datore di lavoro che dall’INAIL. Il giorno in cui si verifica l’incidente viene considerato lavorativo a tutti gli effetti e viene pagato al 100% dal datore di lavoro, anche se l’infortunio dovesse verificarsi di mattino. Sono pagati dal datore di lavoro anche i primi tre giorni di infortunio, definiti “periodo di carenza”. Dal 4° giorno in poi l’INAIL provvede al pagamento del lavoratore, seguendo questi parametri:

  • dal 4° al 90° giorno di infortunio, viene erogato il 60% della retribuzione giornaliera;
  • dal 91° giorno fino alla fine dell’infortunio, viene erogato invece il 75% della retribuzione giornaliera;

Inoltre, il lavoratore infortunato non riceve visita fiscale presso il proprio domicilio se invece l’infortunio sia la conseguenza di una malattia pregressa, questi si trasforma in malattia. Ci sono dei passaggi che il dipendente deve seguire nel momento in cui subisce un infortuno sul lavoro. Il primo step consiste nell’avvertire, senza indugio, l’azienda o il datore di lavoro per non perdere i giorni di indennizzo. Successivamente, il lavoratore dovrà sottoporsi a una visita medica e inviare all’azienda il certificato medico, la data di rilascio e il codice identificativo al fine di compilare la dichiarazione di infortunio. La struttura sanitaria che ha rilasciato il certificato è tenuta a far recapitare tale certificato all’INAIL. Le spese di trasporto del lavoratore presso il pronto soccorso o l’ambulatorio sono sostenute dal datore di lavoro. Se la prognosi supera i tre giorni la denuncia di infortunio va inviata all’INAIL entro due giorni dall’incidente o, nel caso di morte, entro 24 ore. A questa dichiarazione si aggiungono i dati retributivi per effettuare il calcolo della retribuzione giornaliera.

L’INFORTUNIO DOMESTICO

Lo Stato Italiano con legge 493 del 3/12/1999 attribuisce la tutela degli infortuni occorsi tra le mura domestiche, ovvero le attività svolte da uno o più soggetti nella propria abitazione e che comprendono le soffitte, cantine, giardini etc etc.

LA MALATTIA PROFESSIONALE

La malattia professionale è un evento lento e progressivo contratto nell’esercizio di un’attività lavorativa. Tutte le malattie cagionate dall’attività lavorativa sono definite professionali. La Cassazione, con sent. n. 10798/91, ha stabilito che “deve essere considerata malattia professionale indennizzabile qualsiasi infermità di cui sia comunque provata la causa di lavoro”. In assenza di rischio specifico, il lavoratore è tenuto a  dimostrare e provare il nesso causale tra la malattia professionale denunciata e l’esposizione a rischio tipica del lavoro che svolge. Il lavoratore venuto a conoscenza della malattia deve comunicarlo al Datore di Lavoro tramite certificazione medica. Costui, entro 5 giorni successivi dovrà presentare denuncia all’INAIL. Sia la denuncia di infortunio che di malattia professionale, dal 01/07/2013 devono essere trasmesse tramite web.

Si consiglia ai lavoratori di seguire tutte le istruzioni dettate dall’INAIL e di accettarsi che siano assicurati dal proprio datore di lavoro al fine di ricevere la dovuta indennità.

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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