“Questa è la mia ultima conferenza stampa a Bruxelles, e la mia ultima da presidente del Consiglio. Voglio ringraziare tutti voi giornalisti, in particolare voi di base a Bruxelles“. Con queste parole Mario Draghi ha dato il via al suo ultimo impegno da premier e al suo ultimo incontro europeo. Il tema era quello caldo: l’accordo sulla gestione del prezzo del gas, ormai alle stelle dopo la guerra in Ucraina.
Il Consiglio Europeo, infatti, ha discusso della crisi energetica e ha convenuto che occorre accelerare e intensificare gli sforzi per ridurre la domanda, evitare razionamenti, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e abbassare i prezzi dell’energia. I leader hanno sottolineato che dev’essere preservata l’integrità del mercato unico. “Di fronte all’uso dell’energia come arma da parte della Russia, l’Unione europea resterà unita per proteggere i suoi cittadini e le sue imprese e adotterà con urgenza le misure necessarie”, fanno sapere dal Consiglio.
I leader dell’UE hanno invitato il Consiglio e la Commissione a presentare con urgenza decisioni concrete su misure aggiuntive e sulle proposte della Commissione. Hanno inoltre insistito sulla necessità di valutarne l’impatto sui contratti esistenti, compreso il fatto che non dovrebbe esserci alcuna incidenza sui contratti a lungo termine, e di tener conto della diversità dei mix energetici e delle circostanze nazionali. Tra le misure aggiuntive figurano:
- l’acquisto congiunto volontario di gas, ad eccezione dell’aggregazione della domanda vincolante per il 15% delle esigenze in termini di riempimento, in base alle necessità nazionali, sfruttando il peso collettivo dell’Unione sul mercato e facendo pieno ricorso alla piattaforma dell’UE per l’energia;
- un nuovo parametro di riferimento complementare per i prezzi entro l’inizio del 2023 che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas;
- un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale allo scopo di limitare immediatamente episodi di prezzi eccessivi del gas, tenendo conto delle salvaguardie di cui alla proposta di regolamento del Consiglio;
- un quadro temporaneo dell’UE per fissare un tetto al prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica, compresa un’analisi costi-benefici;
- miglioramenti nel funzionamento dei mercati dell’energia per accrescere la loro trasparenza, alleviare lo stress di liquidità, eliminare i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas e mantenere la stabilità finanziaria;
- velocizzazione della semplificazione delle procedure di autorizzazione per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e delle relative reti;
- misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni dell’approvvigionamento di gas a livello nazionale, regionale o dell’UE, in assenza di accordi bilaterali di solidarietà
- maggiori sforzi per risparmiare energia;
- la mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell’UE per rafforzare la resilienza delle nostre economie e preservare la competitività globale dell’Europa.