E’ stato ancora una volta il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a riaccendere i fari su un’altra problematica del mondo del lavoro italiano: le morti bianche. “Le morti sul lavoro sono una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione – ha sottolineato il Presidente – Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato“. Secondo INAIL e ANMIL, Nel 2024 le morti sul lavoro sono state 1.090, il 4,7% in più del 2023, con una media di 3 al giorno. Ma nei primi due mesi di quest’anno il dato è ancora più drammatico: 138 vittime (contro le 119 di gennaio-febbraio 2024), per un incremento del 16% e una media di due vittime ogni giorno. Nello stesso periodo, invece, le denunce per infortunio complessive siano scese di circa il 3%, sotto quota 90mila. In totale, è stato analizzato che negli ultimi 4 anni (escludendo l’anno in corso) sono 4.442 le persone che in Italia hanno perso la vita sul lavoro. Il settore più colpito resta quello dell’edilizia.
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