15 miliari di euro sottratti indebitamente allo Stato in questo anno e mezzo di pandemia. E’ ciò che emerge dall’analisi della Guardia di Finanza rilanciato dal Corriere della Sera. Solo il danno erariale, ovvero quello causato da dipendenti della pubblica amministrazione, arriva a 8 miliardi di euro. Altri 6 miliardi li vediamo invece sotto la voce “appalti pubblici” con oltre 887 milioni truffati in gare riferite proprio alla spesa sanitaria. A seguire le truffe nell’ambito del bilancio nazionale e comunitario (un miliardo di euro) e quelle relativi ai fondi strutturali Ue (127 milioni). Immancabili poi i falsi invalidi, gli indebiti percettori di pensione, i finti poveri che incassano bonus o percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne alcun titolo.
Gli interventi delle Fiamme Gialle sono stati circa 65.600, i fascicoli aperti oltre 12mila fascicoli dai magistrati penali e altri 1.700 dalla Corte dei conti, mentre sono 625 le persone arrestate. Le tangenti e gli appalti truccati rappresentano più di un terzo dell’ammontare delle truffe, con la sanità che è stato uno degli ambiti più presi di mira. Ma non è finita qui, perchè infatti il Corriere segnala inoltre anche le storie dei medici con il doppio incarico, ovvero in servizio negli ospedali e contemporaneamente trovati a svolgere attività privata, oltre al caso particolare di Roma dove sono stati denunciati 141 medici che hanno fatto fare visiti gratuite a 523 persone tra amici e parenti, per una frode allo Stato di oltre 323 milioni.
E poi, ancora, milioni di euro truffati da chi ha ricevuto Reddito di Cittadinanza, bonus baby sitter a tanti altri benefits statali senza però averne diritto. Un danno incredibile allo Stato in un periodo in cui l’economia e le famiglie italiane sono in ginocchio per via della pandemia.