In tanti si aspettavano la sua presenza che, a quanto pare, sembrava addirittura confermata ufficialmente. Alla fine però la senatrice a vita Liliana Segre ha disertato non presentandosi al Memoriale della Shoah di Milano per l’inaugurazione della mostra di Marcello Maloberti lo scorso 23 gennaio. La scelta nei giorni successivi ha fatto molto discutere, soprattutto per le dichiarazioni del Presidente del Memoriale.
“Ci sentiamo regolarmente – ha riferito il presidente Roberto Jarach all’Ansa – e spesso mi dice di essere stanca degli insulti. Viviamo il Giorno della Memoria in un clima molto negativo, soprattutto dopo l’uscita del film documentario su di lei, per questo florilegio di attacchi sui social alla senatrice Segre che sono immeritati e infondati e fuori luogo“.
Ci ha pensato poi il figlio, Luciano Belli Paci, citato da La Repubblica, a smorzare le polemiche: “Mia mamma non si fa certo intimidire. E’ sicuramente stanca e amareggiata di essere aggredita e diffamata in rete continuamento. Ha 94 anni, è semplicemente stanca. Ha deciso di diradare un po’ gli impegni pubblici, le interviste, le prese di posizioni su qualsiasi tema e lo ha fatto anche sapendo già che ogni sua parola verrà strumentalizzata e usata per attaccarla con violenza, con argomenti antisemiti“.