Il film “La vita va così”, prodotto da Medusa, a cavallo tra ottobre e novembre 2025, è primo al botteghino per gli incassi ottenuti dalla sua uscita (il 23 ottobre 2025). Il regista Riccardo Milani ha girato il film nel sud della Sardegna e firma la felice sceneggiatura insieme a Michele Astori. La pellicola, che apre la XX edizione del Festival di Roma, racconta la vera storia di Ovidio Marras (nel film trasformato in “Efisio Mulas”), pastore sardo che vive in un angolo della Sardegna in riva al mare cristallino.
Nel 1999 Efisio (interpretato da Giuseppe Ignazio Loi, attore per l’occasione), tutte le mattine porta al pascolo il suo gregge sulla spiaggia di sabbia bianca. La moglie e la figlia si sono trasferite nella vicina Bellasamanna, ma lui non va via, neanche quando un’azienda milanese arriva ad offrirgli dodici milioni di euro per vendere quel tratto di costa per fare posto ad un resort a cinque stelle. Gli abitanti del paese hanno già ceduto alle richieste della holding, abbagliati dalle promesse di lavoro. La multinazionale, presieduta da un imprenditore interpretato da Diego Abatantuono, invia Mariano, il capocantiere di origini palermitane che deve convincere il pastore a cedere. Dopo diversi tentativi per convincere l’anziano Efisio, alla fine cominciano a costruire intorno al suo podere, arrivando perfino a sbarrargli la strada per tornare a casa e obbligandolo ad un percorso alternativo. Tutto il paese si rivolta contro Efisio perché ciascuno ha fatto dei progetti pensando che con il resort arrivino anche i turisti e con essi il lavoro, interrompendo così la necessità di emigrare sulla terraferma. La figlia Francesca (interpretata da Virginia Raffaele) si ritrova suo malgrado a fare da mediatrice tra la gente del paese che chiede continuamente di vendere e il sostegno al padre testardo che si rifiuta categoricamente, anche quando le offerte diventano sempre più appetitose. Ma Efisio è nato in quella terra, la casa apparteneva ai suoi avi e non ha nessuna intenzione di lasciarla, preoccupato anche dallo scempio che ne deriverebbe in quell’angolo di paradiso.
I no di Efisio rappresentano l’amore per la propria terra e per le proprie radici oltre alla denuncia di un mondo sempre più cementificato e arido in nome del progresso. La commedia è ironica e molto accattivante, anche se tratta diversi temi sociali, a partire dalla necessità di lavoro su un’isola dove i suoi abitanti sono costretti ad emigrare fino alla problematica della cementificazione selvaggia che deturpa il territorio.
A rendere il film ancora più interessante è un cast di eccezione costituito da Diego Abatantuono, Virginia Raffaele, Geppi Cucciai e Aldo Baglio del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, che al suo esordio dimostra le convincenti capacità attoriali. Spettacolare anche la fotografia di Simone D’Onofrio e Saverio Guarna. Se volete trascorrere un paio di ore in modo divertente e intelligente, questo è il film adatto.