Intesa per la pace a Gaza. Il presidente degli USA, Donald Trump, ha riferito che Hamas ed Israele hanno accettato il piano di pace statunitense per fermare le violenze nella Striscia dopo 2 anni. Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre, Israele e Hamas avrebbero infatti firmato l’intesa sulla “fase 1” della pace: tutti gli ostaggi israeliani saranno riportati a casa in 72 ore (i cadaveri degli altri ostaggi saranno restituiti entro 10 giorni) in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi. Tra questi ultimi però non ci sarà Marwan Barghouti, prigioniero di Israele da anni e papabile futuro leader governativo palestinese a Gaza. L’esercito israeliano, inoltre, si ritira dal fronte ma mantiene il controllo del 53% del territorio, poco più della metà della Striscia, e comunque al di fuori delle aree urbane. Israele ha continuato a bombardare la Striscia anche a cavallo del cessate il fuoco ma Hamas si è detto fiducioso ed ha ringraziato i mediatori arabi per l’accordo raggiunto. Per considerare davvero raggiunta la pace, probabilmente, si dovrà attendere la “fase 2”: ritiro completo delle truppe israeliane, demilitarizzazione di Hamas, ricostruzione della Striscia e istituzione di un governo temporaneo con all’interno, con ogni probabilità, anche politici occidentali.
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