Il Napoli risponde alle critiche del presidente con una vittoria netta e convincente. Inter e Atalanta continuano la loro incredibile corsa in zona Europa. Bentornato al maestro Zeman, 5 gol al Genoa, tanto per cominciare.
Promosse
Juventus: Troppa differenza di valori in campo per rendere pericolosa la partita. Dybala e Higuain tagliano a fette la difesa avversaria. Clamorosa lite in campo tra Allegri e Bonucci, reo a detta dell’allenatore di voler avere voce nelle scelte tecniche. Per la sfida di Champions serve calma e sangue freddo.
Atalanta: Partita semplice sulla carta, che invece si rivela più insidiosa del previsto. Bisogna aspettare la ripresa per il gol dell’inaspettato Conti che regala la terza vittoria di fila agli orobici, che restano a 6 punti dalla zona Champions.
Lazio: Partita difficile per gli uomini di Inzaghi che restano imbrigliati nella rete tattica empolese. Finale di primo tempo con qualche occasione sprecata, la ripresa del match invece con il gol subito che sa di beffa. La risposta psicologica della squadra è ottima e Immobile e Keità mettono a segno in pochi minuti i due gol che ribaltano la situazione e portano alla Lazio la sesta vittoria esterna in campionato.
Inter: Quando Pioli ha preso in mano la squadra neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere il traguardo del quarto posto e un atteggiamento tanto diverso da parte dei nerazzurri. Determinata e cinica, l’Inter porta a casa 3 punti che arrivano solo a pochi minuti dal fischio finale grazie al primo gol di Gabigol. Errore dell’arbitro che non concede un rigore al Bologna.
Napoli: C’era il rischio che la sconfitta di Madrid avesse rotto qualcosa nella perfezione del gioco del Napoli e invece non è stato così. Manovre d’attacco fluide e veloci come sempre, qualche disattenzione difensiva di troppo e un po’ troppa sofferenza nel finale, dovuta anche alla stanchezza accumulata con l’impegno settimanale.
Pescara: E’ tornata Zemanlandia. Prima vittoria stagionale, prima gioia per il Pescara che in una sola partita realizza 5 reti senza subirne, seconda porta inviolata in stagione. Una rondine non fa primavera ma almeno i tifosi potranno divertirsi in questo finale di stagione.
Sassuolo: Bisognava reagire alla batosta rimediata in casa la scorsa settimana e, nonostante un avvio poco incoraggiante, i neroverdi riescono a portare a casa la vittoria. Determinante l’ingresso in campo di Defrel che realizza una doppietta, risolvendo così il problema della scarsa finalizzazione mostrata dai suoi compagni fino a quel momento.
Roma: E’ una Roma che si sta specializzando in goleade, 14 reti segnate nelle ultime tre gare tra campionato e coppa. La partita risulta chiusa già alla fine del primo tempo, con un netto 2-0. Migliore in campo Nainggolan che, nel finale assistito anche da un eterno Totti, tocca quota 7 gol.
Milan: Partita che poteva segnare la fine delle ambizioni europee dei rossoneri, che invece trovano una vittoria importante contro una diretta rivale. Bene il tridente Deulofeu, Bacca e Suso. Il primo gol subito è viziato da fuorigioco, ma il Milan è bravo a non abbassarsi mai e cercare la vittoria fino alla fine.
Rimandate
Crotone: Su un campo difficile come quello di Bergamo il Crotone ce la mette tutta per fare bella figura e portare a casa almeno un punto, riesce solo la prima delle due cose. Nella ripresa non basta il 4-5-1, la superiorità dei singoli emerge e porta alla sconfitta finale.
Empoli: Partita perfetta fino al 68°, schieramento tattico impeccabile, difesa attenta e tentativi di ripartenza. Il bel gol di Krunic rompe però l’equilibrio e l’Empoli si fa travolgere dalla reazione degli avversari, vittoria buttata al vento.
Bologna: 4 sconfitte di fila, 12 gol subiti e 2 segnati, questa la foto dell’ultimo mese del Bologna. La pausa invernale ha fatto evidentemente male a Donadoni e ai suoi che non riescono più a trovare la via della vittoria e del bel gioco. La quantità di gol subiti nei finali fa emergere grosse lacune caratteriali e di concentrazione. Giuste le proteste per un fallo da rigore su Dzemaili.
Sampdoria: Pareggio che soddisfa la Samp in una posizione di classifica ormai tranquillissima. Fanno piacere all’ambiente le parole di Giampaolo che conferma di voler restare a Genova anche in futuro. In campo un ottimo Muriel guida l’attacco, questa volta senza segnare ma regalando l’assist a Quagliarella per il pareggio.
Cagliari: Un buon Cagliari, forse una delle migliori trasferte dei sardi, che nel finale hanno anche da recriminare per un gol annullato ingiustamente ad Ibarbo. Molto buono il lavoro su palle da fermo da cui arrivano diverse occasioni, miglioramenti in difesa.
Bocciate
Palermo: Ennesima partita giocata contro una squadra nettamente più forte. Nonostante le parole positive di Diego Lopez a fine partita, la lotta per la salvezza sembra ormai chiusa per i palermitani. Errori difensivi macroscopici che rendono facilissima la vita all’attacco bianconero.
Chievo: Chievo rinunciatario per gran parte del match, pressing troppo blando, troppe imprecisioni nei passaggi a centrocampo. Meglio la ripresa con l’innesto di Meggiorini che dà profondità e sfrutta un errore della difesa avversaria per andare in gol. Atteggiamento troppo passivo.
Genoa: Bruttissima batosta, squadra assente, atteggiamento davvero rinunciatario. La sconfitta ha portato all’esonero di Juric, forse un po’ severo se si guarda a cosa ha fatto la squadra finora, tenendo inoltre presente anche le cessioni pesanti di gennaio che hanno indebolito notevolmente la rosa.
Udinese: Doveva essere una festa segnata dal ritorno in città del grande Zico, lo è stata solo per la prima parte di gara. Poi la paura, come ha detto Del Neri a fine partita, ha preso il sopravvento, la squadra non ha più creato gioco e ha subito il ritorno grintoso del Sassuolo guidato da Defrel.
Torino: Brutto toro, che pure riesce a costruirsi delle occasioni ma non le finalizza, specie nel finale del primo tempo, non riuscendo così a rientrare in partita. I problemi sono sempre gli stessi, un assetto difensivo troppo fragile che soffre soprattutto quando attaccato in velocità. Miha non pare riuscire a correggere quest’aspetto del suo gioco.
Fiorentina: Ennesima prova di maturità fallita da Sousa e i suoi. Qualcosa da rivedere sugli 11 iniziali, con una difesa tutta sperimentale. Manca la continuità a la sicurezza per inserirsi tra le grandi del campionato e lottare per le posizioni che contano. Colpe da suddividere equamente tra società, allenatore e rosa.
di Marco Sigillo