L’ha aspettata sotto casa e l’ha aggredita fino ad ucciderla. E’ morta così Luciana Ronchi a Milano che, dopo l’uccisione di Pamela Genini, assiste ad un altro femminicidio in pochi giorni. Ad ucciderla è stato Luigi Morcaldi, l’ex compagno che ormai da tempo, secondo le testimonianze, si recava sotto casa della donna per importunarla. Luciana Ronchi, secondo proprio i racconti dei vicini, era stata prima impiegata nelle pulizie, poi dipendente di una mensa e, di recente, aveva ripreso una vita tranquilla legandosi ad un nuovo compagno.
Con Morcaldi, con cui aveva un figlio, non era più legata da tre anni. Il 62enne ha raggiunto l’ex, sua coetanea, e l’ha colpita con diverse coltellate, prima alla giugulare e poi all’addome e al torace. Subito dopo il femminicidio, Morcaldi è scappato ma è stato incastrato per aver acceso il telefono e arrestato poco distante. Per il Gip, che ha convalidato il fermo, la motivazione sarebbe da ricondurre alla “palese incapacità di superare il rancore e gestire la frustrazione“. L’uomo, che è scoppiato a piangere durante l’interrogatorio, ha infatti ammesso i continui litigi ma ha escluso la premeditazione parlando di un raptus di ira. Al magistrato avrebbe chiesto egli stesso l’ergastolo.