Un anno fa a Tigre moriva Diego Armando Maradona, il calciatore riconosciuto come il più forte di tutti i tempi in maniera plebiscitaria. Poco dopo aver compiuto 60 anni ed essersi sottoposto ad un’operazione, improvvisamente, El Diez perse la vita per un malore. Su quella dinamica in Argentina è stata aperta un’inchiesta, in tutto il mondo invece è partito il lutto.
Oggi, a 365 giorni di distanza, Napoli ricorda il suo eroe con una statua nel piazzale del settore Distinti dello stadio ora chiamato proprio “Diego Armando Maradona”. L’opera, realizzata dall’artista Domenico Sepe, sarà esposta solo per poche ore e poi trasferita in una piazza napoletana decisa dal Comune. Un’altra statua, invece, realizzata dalla Fonderia Nolana Del Giudice sui calchi di Stefano Ceci, sarà posizionata nella zona spogliatoi in occasione della gara di domenica contro la Lazio. Presenti allo stadio oggi il presidente De Laurentiis e Ferlaino, ma anche calciatori come Renica, Bruscolotti e Giordano che hanno posizionato la fascia di capitano al braccio della statua. Presente e futuro che si mescolano in un grande ricordo. In un omaggio che dura all’infinito.