Un giovane pakistano picchiato in strada da un gruppetto di bulli. È la denuncia che arriva da Marigliano. A parlarne è l’associazione YaBasta.
Secondo l’associazione, si tratta di un giovane pakistano che vive in Italia da più di 5 anni. “Ha affrontato un viaggio durissimo lungo la rotta balcanica per cercare una vita migliore – racconta YaBasta – Qui ha imparato l’italiano , si è diplomato a Nola e come tanti ha dovuto subire lo sfruttamento lavorativo nelle aziende dell’area nolana: contratti da poche ore sulla carta ma turni reali da oltre 50 ore senza mai il giusto riconoscimento. Nonostante tutto, non si è arreso. Ha preso la patente , da sei mesi è volontario in un’associazione di Marigliano che sostiene famiglie in difficoltà, ha contribuito a mantenere aperta ad agosto la mensa dei poveri della Caritas cucinando insieme ai volontari ed alle volontarie. Partecipa a progetti nelle scuole raccontando ai ragazzi cosa significa essere migrante oggi, affrontare il mare e le montagne ️ per provare a cambiare la propria vita“.

“In serata, davanti al Bar 2000 di Marigliano, è stato vittima di una vile aggressione – specifica YaBasta – Tre individui italiani lo hanno avvicinato con il solito pretesto da bulli di quartiere. Cosa hai da guardare? Il ragazzo ha risposto con calma. Ma qualunque parola avesse detto non avrebbe cambiato nulla, era già deciso che quell’incontro dovesse finire nella violenza. Uno degli aggressori ha preso una mazza da baseball dall’auto e lo ha colpito alla testa, mentre un altro gli sferrava un pugno in bocca . Tre contro uno. Una scena da codardi , da animali selvaggi che non conoscono regole se non quelle della giungla”.
Una storia triste a cui l’associazione risponde con fermezza: “Lo hanno colpito e insieme hanno colpito tutti noi. Hanno ferito una persona che è parte viva della nostra comunità, che ogni giorno dà il suo contributo per migliorare il posto in cui viviamo. Siamo stanchi. Stanchi di vedere episodi di violenza gratuita. Stanchi di assistere al degrado umano di chi gira con mazze da baseball in macchina pronto a usarle. Per questo denunciamo pubblicamente quanto accaduto e invitiamo il Comune di Marigliano a fare lo stesso, non si può restare indifferenti. Questi criminali devono essere assicurati alla giustizia e rieducati alla vita civile. Marigliano e l’area nolana non possono essere il regno dell’intimidazione e della violenza. La nostra comunità è più forte dei vigliacchi, sta con lui, con le sue scelte di vita, con il suo coraggio e con il suo esempio“.