Sposarsi all’estero è un’opzione molto diffusa negli ultimi anni. Tuttavia, Il matrimonio contratto all’estero vale in Italia? La risposta è sì: un matrimonio celebrato all’estero è valido in Italia, ma a condizione che rispetti le leggi del luogo in cui è stato celebrato e non sia contrario all’ordine pubblico italiano. In ogni caso, per avere piena validità e poter essere riconosciuto a tutti gli effetti in Italia, è necessario provvedere alla trascrizione dell’atto di matrimonio presso il Comune italiano competente. Prima di tutto, il matrimonio deve essere valido secondo le leggi del Paese in cui è stato celebrato per essere riconosciuto in Italia. Poi, il matrimonio non deve essere contrario ai principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano (ad esempio, non deve andare contro la monogamia).
Per avere piena efficacia in Italia, inoltre, il matrimonio celebrato all’estero deve essere trascritto nei registri dello stato civile del Comune italiano di ultima residenza di uno dei coniugi o del Comune di iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Se nessuno dei due coniugi è residente in Italia o iscritto all’AIRE, la trascrizione può avvenire nel Comune di nascita di uno dei due. Si solito, per la trascrizione sono necessari i seguenti documenti: atto di matrimonio originale, rilasciato dall’ufficio di stato civile estero, legalizzato e tradotto in italiano in maniera certificata e conforme al testo originale; un documento d’identità valido dei coniugi.
La richiesta di trascrizione va presentata all’Ufficio di Stato Civile del Comune competente. Come detto, il matrimonio celebrato all’estero sarà valido in Italia se rispetta le leggi locali e non è contrario all’ordine pubblico italiano, ma per essere pienamente riconosciuto occorre richiedere la trascrizione in Italia. Bisogna contattare l’Ufficio di Stato Civile del proprio Comune di residenza (o del Comune di iscrizione all’AIRE se si risiede all’estero) per avere informazioni precise sui documenti necessari e sulla procedura da seguire per la trascrizione del proprio atto di matrimonio. In alternativa, occorre rivolgersi al Consolato italiano presente nel paese in cui ci si è sposati.