Riabilitato Mimmo Lucano, il sindaco di Riace potrebbe tornare a Riace. Lo ha affermato la Cassazione che ha così smontato la tesi accusatoria della Procura di Locri che lo accusava di aver favorito matrimoni di comodo e lucrato sugli appalti della nettezza urbana. La Cassazione ha confermato la regolarità dell’affido a due cooperative sociali dell’appalto della raccolta rifiuti, le quali usavano anche degli asinelli per ovviare alla conformazione di Riace, borgo stretto e in salita. Smontata anche l’accusa di aver combinato matrimoni di comodo per favorire l’immigrazione.
Una netta vittoria giudiziaria di Lucano, a pochi giorni da un altro “appuntamento” con la Legge. La Corte di Cassazione è stata infatti consultata per esprimersi riguardo il provvedimento che da mesi vietava a Lucano di stare nella sua Riace, ma lunedì scorso a Locri è iniziata l’udienza preliminare che dovrà stabilire se ci sono elementi a sufficienza per mandare il sindaco e altri 29 indagati a giudizio. Due procedimenti diversi che però, dopo le parole della Cassazione, potrebbero avere entrambi esito positivo.
AGGIORNAMENTO
MIMMO LUCANO L’11 APRILE È STATO RINVIATO A GIUDIZIO DAL GUP DI LOCRI, CHE HA DECISO COSÌ DI PROCEDERE PER IL PROCESSO, NONOSTANTE LE TESI DELLA CASSAZIONE. PRIMA UDIENZA FISSATA PER L’11 GIUGNO.