Morto Michele Ammendola, pizzaiolo pilastro del sociale e della lotta anti-mafia

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News8 Gennaio 20222 min

Pizza, solidarietà e lotta alla mafia. Michele Ammendola nella sua vita aveva dei punti fondamentali in cui credere e impegnarsi e questo suo impegno aveva fatto sì che fosse amato da tanti. Michele Ammendola, da molti considerato il “pizzaiolo anti-mafia” o il “pizzaiolo-sociale”, è purtroppo morto all’età di 46 anni per un malore improvviso. Napoletano d’origine, lavoratore a Bologna, aveva creato nel 2017 “La Fattoria di Masaniello – Porta Pazienza”, una pizzeria che dava lavoro a ragazzi con sindrome di Down e disturbi cognitivi, a stranieri e a persone fragili.

Un dolore immenso. Michele Ammendola se n’è andato. D’improvviso, a 46 anni. Penso al dolore di Alessandra, dei figli Francesco e Luca, del padre, Francoha dichiarato il senatore napoletano Sandro RuotoloNapoli e Bologna perdono una delle persone più belle che abbia mai conosciuto. Michele voleva dire Napoli Club Bologna ma anche tanto altro. Era un vulcano di idee e quasi tutte le ha trasformate in fatti. Si è inventato la pizza sospesa a Bologna. Si è occupato di terra dei fuochi, ha sostenuto le cooperative sui beni confiscati alla camorra. Mi chiese di portare in Emilia Romagna la Mehari di Giancarlo Siani. E poi, iniziative verso i più fragili, i poveri, gli immigrati. Michele ha anche conosciuto l’autismo in casa sua ed è diventato un punto di riferimento a Bologna dell’associazione dei genitori delle persone autistiche. Siamo tristi e con gli occhi gonfi di lacrime. Michele, che la terra ti sia lieve! Sarai sempre nei nostri cuori“.

Se n’è andato Michele Ammendola, anima del progetto sociale della Coop la Formica che da anni lavora al Pilastro, insieme all’Arci per l’inserimento lavorativo di persone fragili, attraverso la pizzeria Porta Pazienza e la rete di persone che lottano contro la mafia e denunciano il pizzo ha affermato il sindaco di Bologna, Virginio MerolaMichele lavorava con passione per questi valori. Serviva primi, secondi e soprattutto ultimi. Era vivace, attivo, scanzonato. Lo ricordo con stima e affetto. Se vi capita, ma vi deve capitare prenotate un tavolo alla pizzeria, con impazienza“.
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