Ancora morti sul luogo di lavoro. A Roma, Teramo e a Milano 4 operai morti durante l’orario lavorativo. Nella giornata dell’8 maggio a Fiano Romano, in provincia della Capitale, un cittadino bulgaro di 59 anni, dipendente di una società che si occupa di logistica e trasporto per la grande distribuzione di generi alimentari con sede a Castel San Giorgio nel Salernitano, è morto rimanendo schiacciato da una pedana del tir dal quale stava scaricando della merce. Due giorni prima, a centinaia di chilometri di distanza, un’ulteriore tragedia sul lavoro. Un muratore italiano di 24 anni è morto in un cantiere in via Bassini a Milano. Il giovane, bresciano ma originario del Kosovo, è morto precipitando da un ponteggio al terzo piano cadendo per 12 metri e morendo sul colpo. Purtroppo, proprio in quel giorno sono state segnalate altre due morti sul lavoro. Un operaio di 60 anni, dipendente di una ditta di trasporto merci, ha perso la vita proprio in provincia di Milano, a Capriano, rimanendo investito da una motrice. Un altro operaio, invece, è morto a in provincia di Teramo. Si tratta di un 30enne straniero, è rimasto schiacciato dalle lamiere che stava scaricando.
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