Sembrava blindata, poi definitivamente sfumata. Ora è ancora lì, a portata di mano. La porta della Champions League si è riaperta improvvisamente, dopo essersi chiusa nel momento peggiore del Napoli. La vittoria sulla Sampdoria, successiva ai tonfi di Roma e Lazio – la prima ko contro l’Inter, la seconda bloccata sul pari dal Chievo -, avvicina gli azzurri a due punti dal terzo posto (occupato dai giallorossi) e a tre lunghezze dai biancocelesti secondi. Uno scenario impronosticabile fino a poche settimane fa, figlio della ritrovata vena realizzativa di Higuain e compagni.
Contro la formazione di Sinisa Mihajlovic – che resta il candidato numero uno per la panchina azzurra – il Napoli si impone con il risultato di 4 a 2. Dopo la sfortunata autorete di Albiol, la macchina da gol inizia ad ingranare senza più fermarsi. Nell’ordine: Gabbiadini (papera di Viviano), Higuain, Insigne (eurogol e lacrime) ed ancora Higuain su calcio di rigore (fallo su Hamsik, appena entrato). A tempo scaduto, poi, anche il bolide dalla distanza di Luis Muriel. Una festa del gol nel tempio del San Paolo, vuoto da non credere (solo 22mila gli spettatori) nonostante una stagione tutt’altro che opaca. Al netto dell’eliminazione in semifinale di Coppa Italia, il Napoli è ancora in corsa per tutti gli obiettivi stagionali. Lo scudetto è andato da un pezzo, ma il podio resta alla portata. E in Europa League, competizione spesso snobbata negli anni precedenti, gli azzurri sono a due gare dalla finale di Varsavia. Il Dnipro è l’avversario sorteggiato a Nyon per le semifinali, prima però sguardo ancora rivolto al campionato: giovedì si va ad Empoli per il turno infrasettimanale, domenica si ospiterà il Milan in casa. Sarà sorpasso alle romane?
A cura di Fabio Tarantino – Twitter: @FabTarantino_19
Fabio Tarantino
Giornalista e speaker, voce di Radio Punto Zero