Dopo quasi 8 anni si delinea il quadro sull’omicidio di Emilio Forino, perpetrato a Casavatore il 4 agosto del 2011. Forino era affiliato al clan Ferone e la sua uccisione è riconducibile all’alleanza di clan denominata delle Cinque Famiglie di Secondigliano, gruppo camorristico nato dalla scissione degli Amato-Pagano e attivo nella zona di Napoli Nord. Lo scorso 3 luglio i carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito 7 arresti tra mandanti ed esecutori, tutti soggetti di primissimo livello del cartello delle Cinque Famiglie.
Il movente del delitto si ritrova nell’allontanamento di Emilio Forino dal clan dei Ferone, con conseguente avvicinamento al clan dei Marino. Ernesto Ferone e Vincenzo Pagano, a quel punto, chiesero alle Cinque Famiglie di potersi liberare di Forino, che fu effettivamente ucciso poco dopo a Casavatore: fu accompagnato da alcuni uomini che lui riteneva amici e fu freddato e lasciato sul marciapiede. Da quell’omicidio nacque poi una spaccatura interna che si andò a concretizzare con l’omicidio di Ciro Nocerino del settembre 2011.