Preoccupano i dati dell’inquinamento da NO2 a Napoli e provincia: valori ancora alti

Annibale Napolitano Annibale Napolitano7 Agosto 20204 min

Le mappe 2020 della campagna N02,No Grazie! del comitato cittadino milanese Cittadini per l’aria sono venute alla luce. Dopo Milano, Roma e Brescia nel 2018, anche a Napoli e in Campania nel 2020 sono stati rilevati i valori di NO2 presenti nell’aria.

La campagna di monitoraggio del biossido di azoto ha coinvolto i cittadini di Napoli, area metropolitana e Casertano, dall’8 febbraio al 7 marzo di quest’anno. I dati di monitoraggio raccontano una realtà alquanto allarmante dove in pratica quasi tutti i campionatori passivi (il 97%)  posizionati nelle quattro settimane di rilevamento hanno raggiunto valori di soglia superiori ai 20 μg/m³, nonostante il fatto che nell’ultima settimana di monitoraggio abbiano influito le misure di lockdown generalizzate.

Dal sito si riportano le seguenti informazioni corredate da dati:

Ben il 97% dei campionatori passivi posizionati a Napoli dai partecipanti alla campagna di scienza partecipata promossa da Cittadini per l’Aria e svoltasi in collaborazione con il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli ha misurato, su base mensile, concentrazioni di biossido di azoto (NO2) superiori alla soglia annuale di 20 μg/m³ dalla quale i ricercatori dell’OMS indicano il verificarsi un impatto sulla salute umana. Nelle quattro settimane di campionamento, quasi il 50% dei campionatori  ha misurato concentrazioni superiori a 40 μg/m³,  il 25% ha superato i 50 μg/m³ di NO2 e il 9% ha superato addirittura i 60 μg/m³.

Questi i principali risultati raccolti grazie all’impegno di quasi 300 cittadini di Napoli e provincia, oltra a Caserta (su un totale di quasi 2.000 partecipanti a livello nazionale, il triplo rispetto all’edizione 2018) che hanno preso parte alla terza campagna NO2 NO Grazie, misurando il biossido di azoto dall’8 febbraio al 7 marzo 2020 con un semplice ma affidabile sistema di monitoraggio: piccole fiale dotate di un materiale adsorbente che durante il periodo di esposizione all’aria hanno raccolto l’inquinante emesso principalmente dai veicoli diesel. I risultati del monitoraggio, che ha permesso di creare una mappa interattiva della rilevazione mensile, indicano dati elevati – nonostante sull’ultima settimana di monitoraggio abbiano influito le misure di lockdown – a Napoli e sul territorio campano in corrispondenza delle arterie di traffico, anche se le emissioni delle navi hanno certamente influenzato le concentrazioni dei livelli dei punti di campionamento lungo e in prossimità del porto.

Sulla base dei valori medi mensili misurati e tenendo in considerazione il trend degli ultimi 3 anni registrato dalle centraline ARPAC, i ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università Parthenope hanno stimato i possibili valori medi annuali che hanno consentito di realizzare una seconda mappa. Anche in questo caso, Napoli evidenzia concentrazioni che superano il limite di legge di 40 μg/m³ in oltre il 38% dei punti di campionamento e la soglia di 20 μg/m³ nel 93% dei punti di campionamento. Su base mensile i 218 campionatori presenti sul territorio campano (di cui 103 solo a Napoli) presentano picchi pari a ben 225 μg/m³ misurati a Napoli entro il Tunnel della Vittoria, con ben 13 campionatori che hanno superato i 60  μg/m³.

Se Napoli presenta i dati mediamente più elevati, anche le concentrazioni di NO2 misurate nel mese sul territorio provinciale, in particolare nel casertano, sono preoccupanti. A livello regionale l’86% dei campionatori, nel mese, ha superato la soglia di 20 μg/m³, oltre un terzo dei campionatori (34%) ha superato i 40 μg/m³, quasi il 17% supera i 50 μg/m³ e poco meno del 7% (6,95%) supera i 60 μg/m³.

Il biossido di azoto è un inquinante molto dannoso per la  salute umana, associato all’insorgenza di nuove asme nei bambini, tumori, malattie cardiorespiratorie e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2  è inoltre considerato un indicatore degli inquinanti del traffico e le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon.  Gli ossidi di azoto, di cui l’NO2 fa parte, contribuiscono alla formazione del PM 2.5 e dell’ozono in estate.

All’interno del sito è riportato infine anche il link per attivare da subito associazioni o singoli cittadini che sono intenzionati a rivolgere un appello immediato al sindaco della città metropolitana e al presidente della Regione alla luce di questi preoccupanti dati.

Annibale Napolitano

Annibale Napolitano

Classe '90, dedito ai temi legati all'ambiente e alla società nel suo insieme. Ha fatto studi classici, è appassionato di narrativa e di cinema.

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