Le lancette segnano le 4 e 45. E’ l’alba in via Provinciale San Gennaro a Napoli, strada panoramica che s’inerpica da Agnano, scendendo fino a Pozzuoli. E’ ancora buio ma l’autista di un autobus della linea Napoli-Monte di Procida ha l’occhio allenato. Percorre quella tratta da tempo e conosce ogni metro di quell’asfalto. Nota quelle due ragazze quasi subito. Le loro ombre si allungano grazie ai fari di un’auto. Chi è al volante le segue, poi si affianca. Dice loro qualcosa poi riprende il movimento convulso da traffico cittadino, prima marcia e freno. Continua per diversi secondi così l’autista decide di rallentare. Nessun passeggero a bordo e, se anche ve ne fossero, quelle ragazze sembrano in pericolo. Ferma il bus, apre la porta e il fischio dei pistoni idraulici attira la loro attenzione. L’uomo in auto le sta seguendo – spiega una delle due – vuole farle salire. Non vogliono farlo ma lui insiste. L’autista dell’autobus ci aveva visto giusto. Invita le ragazze spaventate a salire, chiudendo le porte in faccia alle proteste e agli insulti dell’automobilista. La storia non finisce perché quell’uomo approfitta di un semaforo rosso per avvicinarsi al grosso bus. Il finestrino del guidatore è aperto, il volto di chi ha osato intromettersi è a portata di lancio. Così raccoglie un crick e lo lancia contro il conducente prendendolo in piena faccia. Ferita e intontita, la vittima riparte e raggiunge il deposito. E’ lì che chiamerà il 112. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli arrivano in pochi istanti. L’autista viene portato in ospedale e poi dimesso con 10 giorni di prognosi. Riesce a raccontare tutto, lo stesso faranno le due ragazze. Identificato e denunciato l’uomo che ha scagliato il pesante crick. Si tratta di un 56enne napoletano. Risponderà di lesioni aggravate e violenza a incaricato di pubblico servizio.
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