Si sono concluse le operazioni di voto per eleggere i Delegati che rappresenteranno il Foro di Nola al prossimo Congresso Nazionale Forense che si terrà a Torino, al Lingotto, nei giorni 16, 17 e 18 ottobre prossimi. Elevata l’affluenza al voto che ha visto la partecipazione di 485 votanti che hanno affollato le urne nell’unica giornata di votazioni.
Primo eletto è risultato l’avv. Raffaele Curcio, con 342 voti, già componente dell’O.C.F. per il triennio 2022-2025. Gli altri Delegati eletti sono: l’avv. Carmela Rescigno, con 268 voti, l’avv. Mario Piccolo (già Consigliere dell’Ordine di Nola), con voti 262, l’avv. Nunziata Nappo, con 260 voti, l’avv. Vincenzo Florio, con 219 voti, l’avv. Nicoletta Ranieri, con 166 voti. Primo dei non eletti è l’avv. Gabriele Volpe, con 69 voti.
Componente di diritto della compagine Nolana è il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, avv. Arturo Rianna.
«Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola esprime vive congratulazioni agli eletti e augura loro un proficuo lavoro alla prossima assise congressuale forense, che avrà come argomento “L’Avvocato nel futuro. Pensare da Legale, agire in Digitale”, argomento di grande attualità e con importanti risvolti per il futuro dell’Avvocatura», afferma il presidente del COA di Nola, avv. Arturo Rianna, che sottolinea l’importanza dell’incontro nazionale, «il prossimo Congresso sarà un appuntamento di straordinaria importanza per l’Avvocatura italiana, perché cade in un momento cruciale per la nostra professione, a questa assise nazionale il Foro di Nola parteciperà in modo compatto e con rappresentanti che sapranno fornire un proficuo contributo al dibattito congressuale con istanze e mozioni che sono frutto del confronto dialettico all’interno del nostro Foro».
I temi deliberati dal Comitato organizzatore del Congresso sono i seguenti:
- AI ed esercizio della professione forense;
- L’Avvocato nel processo e nelle attività non giudiziali;
- Nuovi ambiti di consulenza legale.
Dieci giorni prima della data d’inizio dei lavori congressuali (quindi entro il 6 ottobre 2025) sarà possibile integrare il predetto elenco con ulteriori temi proposti dallo stesso Organismo Congressuale Forense, ovvero dal 25% dei Delegati congressuali, o dal 25% dei Presidenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati.
L’Organismo Congressuale Forense nasce il 7 ottobre 2016 a conclusione del Congresso di Rimini, con l’approvazione a larghissima maggioranza della mozione che ha dato al Congresso un nuovo Statuto in conformità all’Ordinamento Forense dettato dalla legge 31.12.2012 n. 247.
L’autonomia e l’indipendenza dell’Avvocatura, per il ruolo strumentale alla tutela dei diritti in generale che essa svolge, sono oggi profondamente garantiti dal ruolo che il Congresso Nazionale e l’Organismo Congressuale Forense svolgono quali organi di rappresentanza politica nazionale della stessa Avvocatura, in ragione della funzione di “massima assise dell’Avvocatura italiana” che l’art. 39 della legge n. 247/2012 riconosce al Congresso.
La svolta di Rimini è stata in primis quella di costituire il Congresso Nazionale Forense organo permanente che esercita la rappresentanza politica dell’Avvocatura (così come espressamente indicato nel preambolo allo Statuto), i cui componenti durano in carica per un intero triennio fino al conseguente rinnovo e che può riunirsi ogni qualvolta sia necessario, al fine di adottare i deliberati che si rendano necessari nelle materie di propria competenza (“ovvero sui temi della giustizia e della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, nonché sulle questioni che riguardano la professione forense”).
L’Organismo Congressuale Forense è a sua volta il soggetto che esercita la rappresentanza del Congresso al fine di attuarne i deliberati mediante la “elaborazione di progetti e proposte e la loro promozione, diffusione ed esecuzione”, operando di concerto con il Consiglio Nazionale Forense e la Cassa Forense e mediante consultazione con le Associazioni Forensi (art. 6 dello Statuto).
Nell’ambito delle proprie funzioni, l’Organismo ha il potere di proclamare l’astensione dalle udienze nel rispetto delle disposizioni del codice di autoregolamentazione (approvato nella prima seduta operativa dell’OCF tenutasi in Roma il 14.01.2017). L’Organismo ha, attualmente, 51 Componenti.