L’ASL NA 3 Sud è in prima linea contro il coronavirus e l’ospedale di Nola sta svolgendo, silenziosamente, un lavoro fondamentale. Presso il Santa Maria della Pietà, inoltre, da diverse settimane è attivo uno dei dodici laboratori regionali per l’analisi di casi sospetti di coronavirus. Un luogo impermeabile dall’esterno, un comparto in cui gli esperti lavorano alacremente per dare ai vertici sanitari e governativi i dati per contrastare questa pandemia. Noi siamo riusciti virtualmente ad entrare in quelle sale grazie al contributo del direttore dott. Leonardo Napolitano, già primario del Dipartimento di Laboratorio e Anatomia Patologica e responsabile dei laboratori sotto la giurisdizione dell’ASL NA 3 Sud.
“Come funziona il laboratorio per tamponi di Nola?”
Il Laboratorio COVID LAB CAMPANIA dell’UOC di Patologia Clinica del Presidio Ospedaliero di Nola attualmente è operativo dalle ore 08 alle ore 22, tutti i giorni, compreso la domenica. Al Laboratorio afferiscono tutti i tamponi effettuati nei Presidi Ospedalieri dell’ASL Napoli 3 Sud (Sorrento, Vico Equense, Castellammare di Stabia, Boscotrecase, Torre del Greco, Nola), oltre ai tamponi effettuati dal 118 di Castellammare di Stabia. I tamponi nasofaringei e/o i bronco-aspirati vengono ritirati da personale addestrato, munito di DIP idonei e di contenitori certificati per il trasporto di materiale biologico potenzialmente infetto. Il ritiro dei tamponi inizia dall’Ospedale di Sorrento alle ore 08.30 e termina all’Ospedale di Nola alle 12; nel pomeriggio viene effettuato un secondo ritiro partendo sempre dall’Ospedale di Sorrento alle ore 13.30, ritiro che termina all’Ospedale di Nola alle ore 17. L’esame dei tamponi avviene dalle ore 8 iniziando con i campioni che non sono stati esaminati la sera precedente, per continuare con i campioni pervenuti alle ore 12 e terminare con i campioni consegnati alle ore 17.
“Che tipo di professionista lavora in questo laboratorio?”
Il personale idoneo alla esecuzione dei tamponi per ricerca Coronavirus, attualmente, è costituito da tre medici e un tecnico laureato, inoltre il personale di turno (biologi e tecnici) viene coinvolto nel processo analitico dei test rapidi di screening effettuati su sangue intero o plasma per la ricerca degli Anticorpi da Coronavirus (IgG ed IgM).
“Come avviene l’analisi dei tamponi?”
I tamponi vengono analizzati con la tecnica di PCR Real-time (Biologia Molecolare). Tale tecnica prevede una fase di estrazione del virus dalle cellule ottenute dal tampone. Il tempo di estrazione può variare da 60 minuti (per 12 tamponi) alle 3 ore (per 96 tamponi), ciò dipende dall’estrattore che viene utilizzato. La fase successiva prevede l’Amplificazione del “virus estratto” che mediamente dura 2 ore e mezza. Successivamente si passa alla lettura dei risultati che si esprimono qualitativamente, ovvero in Positivo o Negativo. La PCR Real-time applicata alla ricerca del Coronavirus è una tecnica complessa che necessita di personale specializzato, di strumentazioni particolari (estrattori ed amplificatori), di sicurezza (Cappe di classe A2) e del rigoroso utilizzo dei DIP (Dispositivi Individuali di Protezione).
“Che tempi ci sono per ricevere un risultato completo?”
A prescindere dell’estrattore utilizzato, il tempo necessario dell’intero processo dura dalle quattro alle cinque ore. Naturalmente iniziato il processo di estrazione non si possono inserire altri tamponi da analizzare se non al termine di tutto il processo analitico. Ogni sera vengono inviati tutti i risultati dei tamponi effettuati tramite PEC alla Direzione Generale dell’ASL, al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, alle Direzioni Sanitarie degli Ospedali dell’ASL, all’Unità di Crisi Regionale e alla Centrale della Protezione Civile. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL ha il compito poi di informare i sindaci di eventuali positività riscontrate tra i propri concittadini, mentre per gli utenti ricoverati negli Ospedali dell’ASL provvede la Direzione Sanitaria interessata. I risultati dei tamponi vengono trasmessi entro le 24 ore dall’arrivo del campione in Laboratorio.
“Quanti tamponi analizzate in media ogni giorno e quanti di essi sono positivi?”
La percentuale dei tamponi positivi, attualmente riscontrata nel territorio dell’ASL Napoli 3 Sud, è compresa tra il 5 e 6% su circa un centinaio analizzati al giorno, con tendenza verso la diminuzione di nuovi infetti. Grazie a nuovi macchinari però potremo ben presto raggiungere la velocità di regime di 300 tamponi giornalieri.
“Quali sono le differenze tra test rapido e tampone? Quale quello più attendibile?”
Il Test rapido è un test di screening che viene utilizzato per individuare i soggetti venuti a contatto con il virus, ovvero il test si basa sulla ricerca degli anticorpi prodotti dal nostro organismo come meccanismo di difesa. Più precisamente, tale test non ricerca il virus ma quanto quest’ultimo ha causato come risposta del nostro sistema immunocompetente. (gli anticorpi). Per definizione il test di screening ha un valore diagnostico soprattutto sui risultati Negativi, in quanto la sensibilità e la specificità di tali test si attesta intorno al 94%, ciò che non accade per i Test Positivi alle IgG e/o alle IgM (sensibilità e specificità molto più basse – dipende dalle Ditte produttrici) per cui gli utenti risultati Positivi per IgG e/o per IgM devono effettuare la ricerca diretta del Virus, ricerca che si effettua invece con il Tampone. In Sintesi, il Test di screening ricerca gli Anticorpi (IgG e IgM); il Tampone ricerca il Virus ed è considerato il metodo più attendibile per la diagnosi di malattia.
“Quando si può considerare guarito un paziente?”
Per dichiarare lo “stato di guarigione” occorrono almeno due tamponi consecutivi (distanziati almeno di 24 ore) con risultato Negativo, risultato che deve concordare però anche con la sintomatologia clinica.
“Come sono cambiati i rapporti lavorativi ed interpersonali?”
I rapporti interpersonali non sono cambiati se non per l’applicazione delle misure di sicurezza tra gli operatori (distanza di sicurezza). Per qualcuno è stato necessario l’applicazione del lavoro in smart working.
“Sulla scorta di questa esperienza, cosa può imparare e migliorare il Sistema Sanitario Nazionale?”
Tutti i Sistemi Sanitari europei hanno dimostrato una inefficienza nella gestione della pandemia da Coronavirus, sia per la insufficienza di strumentazioni che di personale specializzato. Tutto ciò è causato, a mio parere, dall’ostinarsi a mantenere operative piccole strutture (100/150 posti letto) con dispersione delle risorse umane ed economiche. Bisogna investire in nuove e moderne strutture capaci di offrire servizi di alta qualità con personale capace di affrontare qualsiasi emergenza. Le pandemie sono state sempre presenti nella storia dell’umanità e ci saranno sempre.
Ringraziamo il dottor Napolitano per la collaborazione e la completezza di informazioni corroborate da materiale fotografico. Il lavoro che gli operatori sanitari, a qualsiasi livello, sta compiendo è encomiabile. L’ospedale ed il laboratorio annesso sono delle fonti di orgoglio per Nola e per tutto il territorio. Quando tutto sarà finito dovremo necessariamente capire cosa migliorare e come sfruttare le eccellenze professionali e strutturali del nostro Paese.