Il “Recitar cantando” e l’intelligenza artificiale sono tra le attività che hanno animato i 7 moduli formativi del progetto “Insieme in Armonia” che il liceo Albertini di Nola ha promosso in collaborazione con l’istituto comprensivo “Mercogliano-Guadagni” di Cimitile, in partenariato con la Fondazione Aristide La Rocca, il Museo Diocesano di Nola, la Fondazione Città della Scienza, l’Università di Salerno. Il progetto per centinaia di studenti ha rappresentato la possibilità di assecondare le proprie vocazioni e le proprie aspirazioni orientando così il futuro percorso formativo e professionale. Non è un caso che a prendere parte ai laboratori previsti per la prima annualità del secondo ciclo del programma “Scuola Viva” finanziato dalla Regione Campania con i fondi FSE 2021/2027, siano stati gli alunni del triennio che adesso hanno idee più chiare sulle attitudini professionali che agevolano la riuscita dei progetti di vita. “Occasioni motivanti”, come le ha definite il dirigente scolastico Rosario Cozzolino,
secondo il quale “Il progetto ha rappresentato un percorso avvincente che ha consentito ai ragazzi di conoscere nuovi mondi, come quello universitario, nuove professioni e soprattutto ha fatto scoprire loro inclinazioni nascoste e capacità inesplorate. In più ha contribuito a rafforzare e ad incoraggiare gli studenti a continuare con determinazione gli studi prevenendo l’insuccesso e la dispersione scolastica, in piena sintonia con le finalità del programma Scuola viva della Regione Campania”. A conclusione delle attività laboratoriali gli alunni hanno dato vita ad un emozionante momento di condivisione dei risultati raggiunti. L’evento si è svolto nell’aula percussioni della scuola che di recente è stata intitolata a Giuseppe Falco, studente modello strappato alla vita da una malattia che non gli ha dato scampo. “Un ragazzo meraviglioso, un alunno talentuoso e virtuoso che ci ha insegnato – ha sottolineato il dirigente scolastico – che si può essere speciali cercando di essere migliori”. Ed è anche nel suo nome che i protagonisti della prova finale hanno dato il meglio ispirandosi alla determinazione ed alla passione di Giuseppe. Ma ecco i moduli formativi che hanno accresciuto le competenze dei partecipanti. In partenariato con la Fondazione Aristide La Rocca è stato attivato il laboratorio di musica corale e strumentale con Master Class che ha coinvolto gli alunni delle due scuole in rete in un percorso formativo che si è concentrato su fiati, archi, percussioni e musica d’insieme. L’approdo è stato una performance di alto livello che ha stupito gli ospiti della manifestazione conclusiva. Stesso risultato per il laboratorio di teatro lirico e arte scenica organizzato proprio in sinergia con il modulo di musica corale e strumentale. A pochi mesi dall’iscrizione del canto lirico nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco, i ragazzi hanno reso omaggio ad un traguardo raggiunto dopo ben 11 anni con l’interpretazione delle arie più famose de L’elisir d’amore di G. Donizetti e della Carmen di Bizet, sotto la guida esperta del tenore Maestro Daniele Zanfardino. Le attività progettuali hanno contemplato non solo espressioni artistiche ma anche approfondimenti scientifici come quelli del modulo su “Sicurezza e tecniche di base di laboratorio biochimico”, in partenariato con la Fondazione Città della Scienza. A seguire gli studenti, che hanno acquisito competenze pratiche e teoriche nel campo della biochimica e della sicurezza alimentare, sono stati anche i
ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che hanno rivolto l’attenzione sulle innovazioni in campo alimentare come la carne coltivata e l’uso degli insetti come alimenti. Il Dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno è stato invece partner del laboratorio di coding e robotica con attività di programmazione e utilizzo dei robot guidando gli alunni a mettere in gioco tutto il loro potenziale creativo e le competenze acquisite. Con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno si è invece approfondito il tema dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità favorendo la conoscenza delle caratteristiche fisiche e chimiche di materiali di uso comune come i polimeri, in modo da studiarne l’impatto e la sostenibilità ambientale. In campo anche il Museo Diocesano di Nola che ha collaborato per il laboratorio di arte e territorio: due, in questo caso, i moduli formativi che hanno riguardato la “scoperta guidata” di luoghi, monumenti e oggetti del ricco patrimonio storico e artistico nolano. Una full immersion nelle radici culturali della città per rafforzare il senso di appartenenza ad una comunità che favorisce una cittadinanza attiva e responsabile. Il progetto “Scuola Viva”, in conclusione, ha avuto un’eccellente ricaduta su tutta la collettività scolastica soprattutto sulle competenze specifiche dei discenti e sulla socialità.
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