Il sindaco Carlo Buonauro ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino di Nola. Solo poche ore prima aveva revocato le deleghe agli assessori Bruscino e Carrella, tirati in ballo dall’inchiesta de Le Iene.
“Ho rilevato che non sussistono le condizioni per utilmente proseguire – si legge nella lettera di dimissioni – considero buoni i risultati conseguiti sino ad ora, soprattutto nei settori delle opere pubbliche, dell’ambiente, della cultura, del sociale e non ultimo, nella riorganizzazione della macchina amministrativa comunale e del suo risanamento finanziario. I rapporti con la coalizione non risultano più improntati a principi di correttezza e fiducia e l’orgogliosamente rivendicata efficacia dell’attività amministrativa di questi anni appare purtroppo recessiva rispetto alla constatazione del pur occasionale affievolimento della necessaria preordinazione della stessa al costante perseguimento dell’interesse pubblico. In ultima e complessiva analisi, questa decisione è maturata in ragione, in primo luogo, di un consenso elettorale mai tramutatosi, probabilmente anche per limiti caratteriali del sottoscritto, in un supporto reale della città, pur non dovendo le scelte del Primo Cittadino edonisticamente rincorrere il plauso del cangiante sentimento dell’opinione pubblica; in secondo luogo, nell’atteggiamento oltremodo ostile e distruttivo della minoranza, pur nel legittimo uso, talvolta eccessivo nei modi e nei contenuti, delle prerogative e delle aspirazioni ribaltonistiche sue proprie; infine, nelle già ricordate dinamiche nel rapporto con le forze di maggioranza non sempre caratterizzato dalla sintonia di metodi ed obiettivi“.