Le donne vittima di persecuzioni, maltrattamenti, minacce, grazie all’entrata in vigore nel 2009 della legge sullo Stalking, hanno uno strumento in più per difendersi.
Infatti negli ultimi anni si registrano un aumento considerevole delle denunce, degli ammonimenti, degli arresti e dei divieti di avvicinamento. Ma tutto questo non basta.
Alla denuncia del proprio persecutore non segue una tutela reale della vittima, che è comunque sottoposta a molestie, pedinamenti, minacce.
Così come le denunce, anche gli ammonimenti, i divieti di avvicinamento, non impediscono al molestatore di continuare nella sua azione persecutoria.
La legge prevede le intercettazioni e l’arresto solo nel caso di violenza avvenuta.
Di fatto dunque la molestia, anche quella che terrorizza psicologicamente, non è perseguibile.
Perciò le vittime continuano a vivere nella paura continua che l’irreversibile possa accadere.
