Polemiche in occasione del 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, il 18enne legato ad organismi extraparlamentari di destra vicini all’MSI ucciso nel 1975 da membri della sinistra extraparlamentare. I giornalisti hanno intercettato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che però ha avuto un acceso diverbio con uno di loro: “La cosa più importante è che non ci sia più violenza. Non voglio parlare dei saluti romani, ma di Sergio Ramelli. A te interessa parlare solo dei saluti romani, non del fatto che oggi diciamo no a qualsiasi tipo di violenza. Possibile che non si capisca la differenza e che vi fermiate sempre alla strumentalizzazione su una cosa su cui io non posso influire?”. Successivamente, durante un altro evento, La Russa è tornato sull’argomento: “Se ci fossero saluti romani, ne risponderebbero i diretti interessati. Non mi pare che la magistratura l’abbia considerato reato, ma questo non importa. E’ importante che prevalga il no alla violenza”. Poche ore dopo, come previsto, un folto gruppo di persone si è riunito per commemorare Sergio Ramelli e ci sono stati molti saluti romani. Durante la commemorazione, dall’interno di un palazzo, è stata messa a tutto volume “Bella Ciao”, scatenando la rabbiosa reazione dei presenti.
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