In occasione dello sciopero di 24 ore dei lavoratori dell’appalto delle pulizie Copma Scpa, nella mattinata del 12 maggio l’Unione Sindacale di Base (USB) ha manifestato nei pressi dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Al centro della vertenza la richiesta della USB di trasformare a full time tutti i contratti di lavoro dei dipendenti dell’appalto, la possibilità di vedere erogati ticket del valore di 8 euro giornalieri, spogliatoi a norma per tutti i distretti, il riconoscimento della maggiorazione del lavoro domenicale, come da ultima sentenza Corte di Cassazione, attrezzature da lavoro idonee e materiali per le pulizie a sufficienza, idonei Dispositivi di Protezione Individuale contro gli infortuni e le malattie professionali, servizio lavanderia più efficiente e consegna delle divise pulite in tempi rapidi e timbratura della presenza per tutti, senza alcuna discriminazione o clientelismo.
“In poche parole – fa sapere la USB – i lavoratori chiedono migliori condizioni economiche e di lavoro in un contesto ospedaliero conosciuto alle cronache per la mancanza di posti letto e pazienti curati per terra, per la presenza di ratti nei locali e per la mancanza di igiene quotidiana, nonostante l’impegno giornaliero di chi lavora per le ditte di appalto, sotto organico, in regime di part time involontario, spesso senza materiali e senza DPI“.
“Il silenzio rumoroso dell’ASL Napoli 3 Sud – concludono i sindacalisti – che dovrebbe essere parte lesa in un procedimento di investimento di fondi pubblici che non raggiungono l’obiettivo di fornire ai pazienti un’assistenza decente, impone alla nostra Organizzazione Sindacale di continuare a denunciare quanto accade, rilanciare muove iniziative ed a chiedere fortemente l’internalizzazione di unità e mansioni appartenenti ad un servizio pubblico essenziale come quello della sanità. Vogliamo salari adeguati al reale costo della vita, un lavoro dignitoso, sicuro ed a tempo pieno“.