Quando scatta davvero la “legittima difesa” con i ladri in casa?

Carolina Cassese Carolina Cassese19 Dicembre 20212 min

Con l’aumento dei furti in casa, ci si è posti il problema di come deve essere interpretata la scusante della legittima difesa. Spesso, infatti, ci si domanda se l’introduzione nelle case altrui di un ladro munito di coltello, giustifichi l’uso della pistola da parte del padrone di casa. E’ ormai acclarato che non si possa sparare a una persona disarmata o anche armata di un bastone di scopa; allo stesso modo, non si può sferrare un pugno a un novantenne che, benché ex pugile, voglia intraprendere una rissa con qualcuno.

Vediamo, dunque, cosa ne pensa la legge. La legittima difesa presuppone una situazione di pericolo imminente e attuale dal quale non ci si può sottrarre. Pertanto, se i ladri stanno rubando in casa ma non vogliono far del male ai presenti, costoro non si potranno attaccare; se i ladri stanno scappando e non si corre il rischio di  essere ammazzati, non si potrà invocare la legittima difesa se costoro vengono colpiti alle spalle.

La legittima difesa non nasce per difendere il proprio patrimonio ma la propria vita. Descritta in questi termini, la legittima difesa sembrerebbe funzionare. Ebbene, se il ladro entra in casa col coltello e il padrone di casa possiede una pistola, costui potrà  usarla? In questo caso occorre valutare le intenzioni del malvivente, il pericolo che la vittima sta correndo e le possibilità di salvarsi. Per esempio, se il ladro ha già preso la refurtiva e sta scappando e il padrone si affaccia dal balcone e gli spara tre colpi in aria colpendolo alle spalle, costui sarà imputabile di omicidio colposo. Se il ladro aggredisce il malcapitato con un coltello, costui sarà autorizzato a premere il grilletto. Se il ladro dovesse minacciare i congiunti della vittima, quest’ultimo potrà sparare avendo cura di prendere bene la mira. Se il malvivente ha il coltello in tasca e sta rovistando nei cassetti e il padrone di casa è vicino alla porta di ingresso e potrebbe scappare chiudendolo dentro, in questo caso il ladro non potrà essere colpito. Se il ladro ha preso la corda e sta legando gli occupati della casa, sarà possibile sparargli.

Occorre valutare bene i casi di pericolo prima di reagire con un’arma da fuoco, per evitare di essere imputati per omicidio colposo o, nei casi più gravi, di quello doloso.

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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