Con “Ranch”, il nuovo lavoro discografico rilasciato il 9 maggio 2025, Salmo non si limita a pubblicare un altro album: compone un manifesto personale e artistico che si impone come uno dei dischi più importanti dell’anno. Dopo anni di successi e provocazioni, l’artista sardo si reinventa ancora una volta, spingendosi oltre le barriere del rap tradizionale e offrendo un viaggio introspettivo dal forte impatto sonoro e visivo.
Un titolo, un rifugio
“Ranch” è il nome che Salmo ha scelto per rappresentare il suo spazio mentale e fisico di libertà, ispirato alla sua terra d’origine, la Sardegna. Lontano dalla frenesia urbana, il rapper ha ritrovato l’equilibrio necessario per dare forma a un progetto intimo e ambizioso. Il disco riflette questa scelta esistenziale: è un ritorno all’essenza, ma senza rinunciare alla sperimentazione.
Sedici tracce, una sola visione
Ogni brano dell’album è parte di un disegno più ampio. Le tracce si muovono tra momenti di pura energia e riflessioni profonde, alternando beat taglienti a suoni più morbidi e atmosfere introspettive. Tra i momenti più significativi spiccano “Incapace”, una ballata scura e sincera, e “On Fire”, un’esplosione di rabbia e carica. Presente anche una collaborazione simbolica con Kaos, nel brano “Bye Bye”, un vero e proprio passaggio di testimone tra generazioni.
Musica e cinema si incontrano
A rendere “Ranch” ancora più unico è la componente visiva: ogni canzone è accompagnata da un videoclip, e tutti i video – girati in Bulgaria – si intrecciano in una narrazione distopica continua, costruita come un unico film. Un progetto mai tentato prima con questa coerenza e intensità nel panorama italiano, che posiziona Salmo anche come regista della propria visione artistica.
Una tournée globale per un messaggio universale
Il 6 settembre, il tour mondiale prenderà il via da Milano con l’evento speciale “Lebonski Park”, un’esperienza immersiva tra musica, scenografie e visioni post-apocalittiche ispirate all’album. Seguiranno tappe internazionali che porteranno Salmo da Berlino a New York, confermandone la crescente influenza anche oltre i confini italiani.
Un disco che resterà
“Ranch” è un’opera difficile da catalogare: è rap, ma è anche cantautorato, elettronica, Cinema. È un atto di coraggio, una dichiarazione d’identità. Salmo firma il suo lavoro più maturo, complesso e sincero. Non solo uno dei migliori dischi dell’anno: forse uno di quelli destinati a lasciare un segno nel decennio.