Spesso può capitare che non si possa badare a un figlio per alcune ore. Secondo la legge italiana, si può lasciare il figlio minorenne da solo un’intera mattinata o c’è il rischio di denuncia per reato di abbandono di minore? La Legge non fornisce una risposta chiara ma stabilisce una serie di principi e responsabilità che il genitore deve rispettare. Secondo l’articolo 591 del Codice Penale, il reato di abbandono di minore scatta a carico di chi lascia da solo un figlio al di sotto dei 14 anni e seda tale situazione possa scaturire una situazione di pericolo (anche solo potenziale). Il genitore che esce di casa non rischierebbe alcuna incriminazione penale se il figlio ha almeno 14 anni o più. Nella pratica, tuttavia, il reato è ugualmente configurabile quando il figlio, seppur maggiore di 13 anni, non sia in grado di provvedere a sé (ad esempio perché soffre di una particolare patologia mentale o perché è ammalato) e sia lasciato solo. Oltre alle eventuali conseguenze penali, il genitore è responsabile civilmente di tutte le azioni compiute ed è anche responsabile per eventuali danni e azioni illecite commesse dal figlio stesso. Il genitore non può scusarsi dicendo di non essere stato presente e può essere ritenuto responsabile se si dimostra che non ha adottato le misure necessarie per garantire la sua sicurezza.
Carolina Cassese
Giornalista Pubblicista, laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania. Ha una sua personale rubrica: "Il Diritto a portata di mano".