Segnate da due destini opposti, “L’estate in cui imparammo a volare” è una vera e propria celebrazione dell’amicizia tra due figure femminili completamente diverse. La serie, tratta dal romanzo di Kristin Hannah, è il prodotto cinematografico ideato e realizzato da Maggie Friedman. Come accade spesso, è proprio la fusione di due caratteri disuguali a realizzare un rapporto meraviglioso. È quello che accade alle due protagoniste: Tully, ribelle nell’animo affiancata da una mamma figlia dei fiori; dall’altro canto emerge Kate, proveniente da una famiglia che detiene saldi insegnamenti cattolici ed è una perfetta studentessa. Tra i banchi di scuola, e tra la quotidianità della loro vita, nasce un legame indissolubile destinato a protrarsi per l’intero corso della loro esistenza. Le due, infatti, tenderanno a compensarsi. Kate, caratterialmente debole, farà riferimento a quel senso di leggerezza che caratterizza l’animo dell’amica, mentre Tully vedrà in lei un senso di stabilità, che nella sua vita non ha mai ricevuto. La serie divide quelle che sono le fasi attraversate dal percorso umano delle due donne, scandite da eventi tipici come l’adolescenza e l’esordio nella vita adulta. Ma le due, infine, non cesseranno mai di essere la spalla dell’altra, nemmeno con l’avvicinarsi delle difficoltà.

Nunzia Pecorelli
Nunzia Maria Pecorelli, classe 2001. Laureanda in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno. Precedentemente collaboratrice di altre testate web. Specializzata in critica cinematografica. Amante della cultura, della letteratura con la passione per serie tv e film.
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