Regi Lagni e rischio idrogeologico: istantanee di fine ottobre

di Annibale Napolitano

Nonostante la scarsità di piogge di questa prima metà di novembre, la situazione dei Regi Lagni nel Nolano non è mai sicura, data l’abbondanza di rifiuti e vegetazione infestante. Volendo fare alcuni cenni di storia, i Regi Lagni sono stati un’opera di fondamentale importanza di canalizzazione e bonifica idraulica avviata durante il predominio spagnolo in Italia dal vicerè Pedro Fernandez de Castro nel 1610 e terminata nel 1616 sotto direzione dell’architetto Domenico Fontana.

Sono stati ideati per porre fine alle frequenti inondazioni delle campagne campane da parte del fiume Clanio. Tramite questi canali veniva quindi convogliata a monte l’acqua piovana e sorgiva che arrivava a valle per sfociare ancora oggi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago Patria. La funzione originaria si è andata però perdendo con lo sviluppo delle più recenti reti fognarie. O meglio ancora, spesso la funzione d’origine risulta vanificata dalle perdite delle reti fognarie che scorrono nelle prossimità dei Lagni e tutto diventa maleodorante, o peggio ancora critico nel caso di allagamenti per mancata pulizia degli alvei. Un inquinamento dei Regi Lagni può portare quindi ad un aumento del rischio idrogeologico e quindi di allagamenti (ne parliamo QUI).

Nelle foto che seguono abbiamo la situazione aggiornata ad una settimana fa degli alvei dei regi lagni nel centro di Nola (non sono presenti nelle istantanee i Regi Lagni delle frazioni di Polvica e Piazzolla).

I punti critici in Nola per quanto riguarda i regi lagni borbonici sono i seguenti:

Via Cimitero- nei pressi del cimitero “nuovo” di Nola -Alveo Quindici-

Il letto del lagno è ricolmo di rifiuti di tutti i tipi, la vegetazione infestante è presente in modo considerevole. L’altezza degli argini come si vede in foto non è insormontabile in caso di allagamenti di una certa intensità.

Via Sarnella 1-Alveo Casamarciano-

Da un lato è saltata la copertura dell’inferriata al lagno e il terreno dell’alveo con le erbe e piante infestanti è arrivato a pochi centimetri dalla superficie.

Via Sarnella 2

Dal lato opposto rifiuti di tutti i tipi si appoggiano sulla rete idrica fognaria ed ingombrano l’alveo sempre in risalita verso la superficie. Abbondante anche qui la vegetazione infestante.

Via Alcide De Gasperi- Alveo Quindici-

Qui a dominare per oltre 300 metri è la vegetazione infestante con qualche rifiuto all’interno dell’alveo. Argini ne mancano del tutto e ciò rende il rischio danni in caso di allagamenti per campagne e abitazioni a valle elevato.

 

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