Finalmente beato. Rosario Livatino è stato beatificato dalla Chiesa di Roma, è la prima volta nella storia che succede ad un magistrato. La festa sarà il 29 ottobre, la camicia intrisa del sangue del magistrato indossata durante l’agguato è stata posta in una teca. Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha dato lettura della disposizione di Papa Francesco: “Accogliendo il desiderio del cardinale Francesco Montenegro e di molti altri fratelli nell’episcopato e di molti fedeli, concediamo che il venerabile Rosario Livatino, laico e martire che nel servizi della giustizia fu testimone credibile del Vangelo, d’ora in poi possa chiamarsi beato“. Utilizzò spesso la confisca dei beni alla mafia, si interessò di tangenti in Sicilia e fu ucciso il 21 settembre 1990, a 38 anni, sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento all’altezza del viadotto Gasena mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra. Era a bordo della sua vettura, una vecchia Ford Fiesta color amaranto, quando fu speronato dall’auto dei killer. Tentò disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi limitrofi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, fu raggiunto dopo poche decine di metri e freddato a colpi di pistola.
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