L’italiano David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento Europeo. Ex giornalista ed ora deputato PD, Sassoli succede ad un altro italiano, Antonio Tajani (FI). Nel suo discorso d’apertura ha aperto all’accoglienza dei migranti ed ha auspicato un ritrovamento dei veri valori europei:
All’Europa serve “recuperare lo spirito dei padri fondatori, coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente” e “rilanciare gli investimenti sostenibili. Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi.
Smacco per Salvini che, nonostante il forte risultato elettorale in Italia, resta a corto di forti alleati e di nomine in Europa. Stizzito, anche questa volta, il suo commento:
Un piddino presidente del Parlamento europeo? Un ex giornalista della Rai, che magari ha ancora un contratto con la televisione pubblica che fa il presidente del Parlamento europeo per la sinistra, per il Pd. Bello, rispettoso, del voto degli italiani e degli europei. Eletto, magari, con i voti di qualcuno del centrodestra, visti i numeri. Col voto della Lega no sicuramente”, conclude il ministro dell’Interno. No, la nomina non è particolarmente gradita.
Completate anche le designazioni per tutte le altre grandi cariche. La tedesca Ursula Von der Leyen succede a Juncker alla guida della Commissione Europea, mentre la francese Christine Lagarde prenderà il posto di Mario Draghi alla guida della BCE. Passati i tempi tecnici, cominceranno i lavori della nuova “giunta europea” in questa nuova legislatura, in cui i sovranisti restano ancora al palo.