Sopravvivere, resistere, nuotare negli abissi, tornare a splendere. Nel suo secondo saggio Guendalina Middei ci accompagna in un emozionante viaggio che restituisce una rinascita insperata in una realtà in degrado totale.
CENNI BIOGRAFICI La scrittrice e docente Guendalina Middei (Roma, 1992) fin dall’adolescenza coltiva la sua grande passione per la letteratura e la cultura classica. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere e un master in Giornalismo culturale, si è dedicata all’insegnamento nei licei e alla scrittura. Ha collaborato con diverse riviste letterarie, tra cui “Culturificio”, “Critica Letteraria” e “Sintesi dialettica”. Nel 2019 ha aperto la pagina Facebook Professor X e nel 2022 il relativo profilo Istagram (@ilprofessorX): oggi entrambi sono punti di riferimento per oltre cinquecentomila lettori appassionati o incuriositi dalla letteratura. Nel 2021 ha esordito nella narrativa con il romanzo storico Clodio, seguito nel 2023 da Intervista con un matto, entrambi pubblicati da Navarra Editore. Nel 2024 con Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (recensione qui), pubblicato da Feltrinelli, ha iniziato il suo percorso nella saggistica divulgativa. Il libro Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita (Feltrinelli 2025) che qui presentiamo può definirsi un sequel ideale del primo saggio della Middei.
TRAMA Ulisse, Lolita, Antigone, Ivàn Karamazov, lady Chatterley, il lupo nella steppa. Non sono questi semplici personaggi letterari: le loro passioni ci sono familiari, il loro coraggio ci seduce, la loro morte ci commuove. L’Odissea non è solo la storia di un uomo che ritorna a casa, ma è anche la storia di chi si riappropria del proprio tempo e della propria anima. Hermann Hesse ci ricorda che un conto è intuirsi, un altro è trovarsi. E quante volte dubitiamo delle nostre scelte e temiamo di non farcela come è successo a Dante? Chi meglio dei maestri senza tempo può capire le inquietudini di un giovane e trasformare il dolore in bellezza? Chi può mostrarci come difenderci dai paladini delle grandi certezze e salvarci dalle insidie del troppo amore?
ANALISI L’obiettivo principale dell’autrice è mostrare al lettore quanto la lettura, o per meglio dire la riscoperta dei Classici della letteratura possa risultare un antidoto efficace ed unico per guarire dalla tempesta che siamo obbligati, fin dalla nascita e soprattutto con la crescita, ad attraversare in quell’agglomerato di imprevedibilità che è la vita. Una sapiente combinazione di stile descrittivo in prima persona e di scrittura scorrevole dove citazioni e riflessioni risultano incastrate perfettamente come i tasselli di un mosaico costruisce un dialogo a 3 (autrice-Classici-lettore) che procede in un viaggio, lento ed emozionante, verso un modo nuovo di vedere storie immortali che scioccamente vengono definite “datate” da una realtà dominata dall’ignoranza e dalla paura. Il risultato finale è una lezione di vita capace di scuotere gli animi cullati da false certezze e soprattutto capace di ridare nuova speranza a chi, ora più che mai, si sente incompreso ed emarginato perché colpevole di essere troppo sensibile e di non voler fermarsi alle apparenze.
“È il nostro io che andiamo cercando nelle pieghe di un libro:
nel cuore, nella coscienza, nella mente dei personaggi.
In questa interiorità lacerata da fortissime passioni
si consumano grandi lotte, trionfi, disfatte, cadute, rinascite.
Un classico ci mette davanti uno specchio,
ci mostra quelle parti di noi che non conoscevamo
o che avevamo paura di vedere.”
(Guendalina Middei)
LEGGERE SALVA LA VITA Otto autori danno il titolo ai capitoli in cui risulta scandito questo viaggio fatto di parole ed emozioni. Ma fermarsi ai titoli sarebbe offensivo: immergendosi nella lettura, l’autrice crea legami che sembravano impossibili con altri nomi e contesti – reali e fittizi – e rende ancora più sorprendente il risultato delle riflessioni che difficilmente non avrà insinuato il dubbio e instillato la curiosità nel lettore. Solo chi ha toccato da vicino le pene di un’esistenza ai limiti del supplizio, fisico e soprattutto psicologico, e ha ritrovato dopo tanta fatica – specialmente, per non dire tragicamente, se è una donna – la voglia di vivere può insegnare come si affronta la vita reale. In un dialogo a tu per tu con i grandi autori del passato, fatto di domande, illuminazioni e rapimenti, che fa sorridere e commuovere, l’autrice si confessa e ci racconta quei libri che più di tutti hanno portato scompiglio nella sua vita.
Perché tutto ciò che ha il potere di turbarci e sorprenderci finisce per salvarci. Leggere e rileggere i Classici con Guendalina Middei è veramente un antidoto alla stupidità, al conformismo, alla superficialità che purtroppo dominano il presente. Leggere queste testimonianze aiuta a riconoscersi nelle pagine dei libri, perché è questo ciò di cui davvero noi esseri umani abbiamo bisogno: la conferma di non essere soli. Che siate appassionati allenati di letteratura o più semplicemente curiosi di scoprire qualcosa di nuovo, in questo emozionante saggio troverete le chiavi d’accesso a un mondo segreto, un mondo che una realtà avvelenata dall’ignoranza, dalla paura, dall’illusione di una sicurezza di facciata teme da sempre e cerca di nascondere per ridurre mente, cuore e anima ai vuoti ingranaggi di un sistema destinato a collassare su sé stesso e condannato da sé stesso.
Il fatto che al momento dell’uscita del testo il profilo Instagram dell’autrice sia stato per breve tempo segnalato e bloccato per la presenza nel titolo di un’opera (Lolita) che i creatori della famigerata IA – evidentemente ed erroneamente influenzati dalla timorosa censura del passato e del presente – hanno ritenuto non in linea con i loro, oserei dire ridicoli e patetici, standard educativi, è solo l’ennesimo punto nero che ci deve far riflettere amaramente sullo stato di degrado in cui siamo sprofondati.
Il testo è reperibile in libreria e sul web.
DA LEGGERE E RILEGGERE.