E’ sceso in strada, a piedi, ha imbracciato una pistola ed ha sparato, uccidendo un pensionato di 74 anni in bici e due fratellini di 5 e 10 anni che stavano giocando al parco. Così Andrea Pignani ha scritto una delle pagine più tristi della storia recente italiana. Succede ad Ardea, comune a sud di Roma. Pignani, ingegnere informatico disoccupato noto per i suoi scatti d’ira, è poi tornato a casa e, circondato dai carabinieri, si è ucciso. Poi le polemiche per i soccorsi arrivati tardi (anche se la Regione ha smentito, ndr), la paura per un evento così insolito in quella zona, infine lo strazio dei parenti. A morire sono stati i fratelli David e Daniel Fusinato, giovane calciatore dell’Ostiamare, e Salvatore Ranieri. Tutti innocenti, tutti al posto sbagliato nel momento sbagliato. Pignani era stato attenzionato un mese fa per aver aggredito la madre con un coltello, per lui era prevista una visita con uno specialista. La pistola era del padre, una guardia giurata morta da poco, e i carabinieri non erano stati avvisati del passaggio di mano dal padre al figlio. Una tragedia, insomma, che forse si poteva evitare. Per ora, purtroppo, siamo qui a raccontare una delle pagine più tristi della nostra storia.
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