Nel panorama televisivo contemporaneo, poche serie hanno saputo incarnare con tanta lucidità la complessità del potere come “Succession”, il dramma satirico targato HBO. Creata da Jesse Armstrong, la serie è andata in onda dal 2018 al 2023 e si è rapidamente imposta come un fenomeno culturale, ricevendo plausi dalla critica ma anche da una nutrita schiera di fan appassionati. Con un tono caustico, dialoghi affilati e una narrazione ispirata alla tragedia di Shakespeare, “Succession” racconta la disgregazione emotiva e morale della famiglia Roy, dinastia mediatica fittizia ma credibile in una maniera inquietante.
Al centro della serie c’è Logan Roy (interpretato magistralmente dall’attore Brian Cox), patriarca carismatico e spietato, fondatore del colosso mediatico Waystar Royco. I suoi figli, ovvero Kendall, Roman, Shiv e Connor, orbitano attorno a lui come satelliti impazziti, sempre in lotta per il potere ma, allo stesso tempo, incapaci di liberarsi dall’ombra del padre. La loro rivalità è il motore della narrazione, tra colpi bassi, alleanze e tradimenti. La serie evita il sentimentalismo, ogni gesto d’affetto è potenzialmente una mossa strategica. In questo universo, l’amore è sospetto, la lealtà è una moneta di scambio e il successo si misura nella cifra in cui si è disposti a perdere sè stessi.