“È da anni che assistiamo alla falcidia di giovani aspiranti avvocati le cui potenzialità e la cui preparazione viene quotidianamente verificata nelle aule dei Tribunali. La prova che sostengono i candidati è finalizzata ad una abilitazione e non ad un concorso, per cui questa modalità di correzione incrociata ed itinerante non ha motivo di esistere e potrebbero addirittura sussistere motivi di incostituzionalità”. Ad affermarlo è l’avvocato Pasquale Piccolo, presidente dell’Ordine Forense di Nola. L’occasione è quella...