Ad Aniello Martino, vecchio compagno d’armi, che cadde con me prigioniero nella disperata battaglia di Tobruk il 21/1/1941. Tetra la sera del ventun gennaio Del millenovecentoquarantuno Li contai i miei fanti ad uno ad uno Tra le postazioni del mortaio Nell’immenso fronte polveroso Triste vagava un alito di morte E si strinsero i fanti forte forte In un muto abbraccio silenzioso! S’udì nel cielo un rombo di motori D’apparecchi nemici bombardieri E sembravan enormi uccelli...